CODROIPO
«Lo scioglimento della convenzione di polizia locale che legava Codroipo a Bertiolo, Camino al Tagliamento, Castions di Strada, Lestizza, Basiliano e Mereto di Tomba è la pietra tombale dell’amministrazione Marchetti e della sua maggioranza».
Questo il duro commento della minoranza Polo civico, che rincara: «Questo fallimento si aggiunge alla mancata costituzione della Comunità del Medio Friuli».
È severa la nota del Polo civico, nato dalla fusione di Progetto Codroipo (Carla Comisso e Giorgio Turcati) con Altre prospettive (Giacomo Trevisan): «Sulla sicurezza è evidente la distanza fra realtà e promesse mai mantenute. A novembre 2016, in piazza, presente il segretario della Lega, Salvini, ci si impegnava a garantire un presidio di forze dell’ordine permanente a Codroipo, ma alle parole non sono seguiti i fatti. Il corpo di polizia locale ha sempre sofferto per carenza d’organico, mentre la legge regionale riconoscerebbe 23 addetti».
«Marchetti – aggiungono Trevisan, Comisso e Turcati – raccoglie i frutti dei suoi errori: la convenzione di Polizia locale dell’associazione intercomunale del Medio Friuli, che poteva essere trasferita alle Uti, ma è stata fatta naufragare per tornaconto politico, avrebbe garantito 27 addetti, con ampia copertura territoriale. Il fallimento sulla sicurezza, cavallo di battaglia del centrodestra, è la disfatta anche delle relazioni con amministrazioni dello stesso colore politico».
Polo civico ricorda di aver denunciato più volte quanto fosse impegnativo in termini economici che Codroipo sostenesse tante singole convenzioni. «Serviva dare organicità alle collaborazioni – rileva Polo civico –, progettando il futuro del Medio Friuli assieme ai Comuni vicini. Ma Marchetti non ne è stato capace: nei suoi due mandati ha distrutto il lavoro del Medio Friuli che per 25 anni aveva permesso risultati riconosciuti. L’eredità per il prossimo sindaco di Codroipo è disastrosa».
Per i tre rappresentanti di opposizione «Codroipo deve ricostruire il ruolo di guida nel Medio Friuli per portare in Regione le esigenze di un territorio poco ascoltato. Solo giocando di squadra il Medio Friuli può avere voce nella difficile partita del Recovery fund sui temi dell’innovazione e della sostenibilità, sui quali però Marchetti e maggioranza mostrano di non avere idea». —
I commenti dei lettori