L’amministrazione Carli intende intitolare il parco di via Umberto I all’ex sindaco Aldo Ermanno Rigutto, scomparso nel 2012. «Ne sottolineiamo la grande passione politica che lo riconosce ancora oggi come l’amministratore della gente, punto di riferimento per la comunità maniaghese – ha detto la giunta –. La politica per lui non era un mestiere, ma una vocazione. Una figura politica d’altri tempi, energica e determinata, carismatica, onesta, integerrima». Il primo ad avanzare la proposta era stato l’ex consigliere comunale Renzo Bolzicco nel 2017. Quindi, nel 2020 il consigliere di minoranza Marco Avon (Nuova linfa a Maniago). Nello stesso anno, la commissione ha discusso anche dell’intitolazione del parco comunale. «A quasi dieci anni dalla morte, è giunto il momento per tributargli il dovuto omaggio – ha concluso la giunta –. Tra i tante meriti si ricordano il ruolo di commissario governativo dal 1963 al 1964 per affrontare i problemi derivanti dal disastro del Vajont e quello di assessore regionale dal 1975 al 1978, con il compito di affrontare gli esiti del terremoto del 1976, unitamente a quelli riferiti al Maniaghese».—
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L’amministrazione Carli intende intitolare il parco di via Umberto I all’ex sindaco Aldo Ermanno Rigutto, scomparso nel 2012. «Ne sottolineiamo la grande passione politica che lo riconosce ancora oggi come l’amministratore della gente, punto di riferimento per la comunità maniaghese – ha detto la giunta –. La politica per lui non era un mestiere, ma una vocazione. Una figura politica d’altri tempi, energica e determinata, carismatica, onesta, integerrima». Il primo ad avanzare la proposta era stato l’ex consigliere comunale Renzo Bolzicco nel 2017. Quindi, nel 2020 il consigliere di minoranza Marco Avon (Nuova linfa a Maniago). Nello stesso anno, la commissione ha discusso anche dell’intitolazione del parco comunale. «A quasi dieci anni dalla morte, è giunto il momento per tributargli il dovuto omaggio – ha concluso la giunta –. Tra i tante meriti si ricordano il ruolo di commissario governativo dal 1963 al 1964 per affrontare i problemi derivanti dal disastro del Vajont e quello di assessore regionale dal 1975 al 1978, con il compito di affrontare gli esiti del terremoto del 1976, unitamente a quelli riferiti al Maniaghese».—
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