Un altro medico in pensione A Sacile ora è emergenza
Il massimale portato a 1.800 pazienti. Fundarò e Buttignol: siamo in sofferenza E la situazione è aggravata dal Covid: «Presi d’assalto ogni giorno per i tamponi»
Chiara Benotti
sacile
Cento telefonate dei pazienti in poche ore e medici di famiglia “travolti” dal Covid: i casi positivi sono 828 in città. «Telefoni presi d’assalto dai nostri pazienti e oltre una decina di tamponi al giorno».
Placido Fundarò e Giovanni Buttignol sono i medici in prima linea sul territorio. «Il pensionamento a fine mese del collega Antonio Covre – anticipa Fundarò – porterà il numero dei nostri pazienti a 1.800 pro capite».
Il massimale si alza per carenza di camici bianchi: mancano medici di medicina generale in città e nell’Ambito sociosanitario di sette comuni. «Siamo molto impegnati – conferma Buttignol – per fare fronte alla nuova ondata di contagi. Questa volta colpisce soprattutto persone sotto i 50 anni e una percentuale è asintomatica. Raccomandiamo a tutti la massima attenzione all’uso della mascherina, del gel per le mani e il rispetto delle distanze».
La situazione attuale è quella di un mosaico scomposto anche nelle scuole, dove il via vai degli studenti e docenti in quarantena non ha sempre il tracciamento in tempo reale. «Non sono soddisfatto della situazione a livello della medicina nel territorio – valuta Fundarò –. Il dialogo con il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria non sempre funziona e spesso non riusciamo a ottenere risposte rapide».
I problemi si sommano. «Il presidio ospedaliero soffre di evidenti carenze – aggiunge Fundarò – e non ci sono soluzioni a livello del Distretto sanitario ovest. Le aspettative non sono state mantenute da un impegno concreto per quanto riguarda il reparto Rsa, i progetti per i reparti di medicina e altro: mancano le risposte».
E si registra l’esodo dei pazienti sacilesi verso le strutture sanitarie in Veneto. «Ci sono poli vaccinali in Veneto – dicono i medici – con accoglienza immediata». I medici di famiglia sono sotto stress: la variante omicron corre e aumenta il ricorso al primo punto di riferimento delle famiglie: la pressione dell’ondata di contagi non dà tregua agli ambulatori».
Cresce il numero dei pazienti positivi – aggiungono i professionisti –. L’Asfo non riesce a tracciare tutti i casi e contatta i pazienti con ritardo». La pensione del dottore Antonio Covre a Sacile aumenterà le richieste: entro due anni lasceranno il servizio altri medici di famiglia in città. Nell’Ambito sociosanitario Livenza-Cansiglio-Cavallo mancano sei dottori di medicina generale, a fine gennaio saranno sette gli ambulatori vuoti. L’Azienda sanitaria ha aggiornato la mappa delle zone carenti con il decreto 1.045, che scatta la foto ai bisogni nel quarto trimestre annuale. È avviato l’iter con i presidi territoriali: nel Distretto ovest ci sono circa 64 mila utenti e mancano medici e infermieri.
«Un posto vacante ad Aviano, Brugnera e Caneva-Polcenigo – indica l’Asfo –. E poi uno a Fontanafredda e due a Sacile». —
I commenti dei lettori