Casarsa
Il progetto per il rifacimento dell’area centrale di via XXIV Maggio prevede la sostituzione di tutte le piastre e nuove alberature. Il sindaco di Casarsa, Lavinia Clarotto, è entrata nel merito del progetto nel corso di un consiglio comunale nell’illustrare le variazioni di bilancio che hanno aggiunto 40 mila euro ai 150 mila euro messi già in bilancio per l’opera. Un progetto di cui si parla ormai da tempo, quello di riqualificare l’area che di fatto viene considerata la piazza della città. Alcuni anni fa si era intervenuti con un lavoro tampone con la sostituzione di alcune piastre danneggiate e la realizzazione di una canaletta centrale per le acque.
Adesso, invece, si interverrà radicalmente con la sostituzione di tutte le pietre, «simili – ha detto il sindaco – a quelle della canaletta centrale». Saranno in pietra d’Istria, considerata tra le più resistenti, per una durata maggiore nel tempo. Il progetto prevede poi di ingrandire le aiuole per dare più spazio alle radici degli alberi, tolti i lecci attualmente presenti: saranno recuperati e rimessi a dimora quasi tutti (soltanto alcuni, secondo la valutazione degli esperti, sono in condizioni tali da non essere ripiantati). Questi ultimi saranno sostituiti con essenze locali che possibilmente sviluppino le radici in verticale. Completeranno le aiuole piante e fiori stagionali e fioriere con piante perenni.
L’amministrazione comunale si è confrontata anche con la Pro Casarsa, visto che l’area è interessata dalla Sagra del vino che, si auspica, potrebbe ritornare in primavera.
Il sindaco ha chiarito che ci sarebbe l’intenzione di spostare le attrazioni. «La Sagra è sicuramente un evento importante – ha detto – però dura 10-15 giorni. Dobbiamo dare anche risposte ai cittadini, abbellire per quanto possibile la piazza, tenendo conto della sagra, ma non in qualche maniera rimanendo bloccati dalla presenza di queste attrazioni». I lavori dovrebbero cominciare nei prossimi mesi, espletata la gara d’appalto, in quanto le somme necessarie sono già disponibili. —
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