UDINE. Di solito sono collocate davanti alle abitazioni dei deportati. Per Udine sarà fatta un’eccezione, trovando posto in via Treppo, davanti a quella che nel 1944 fu la sede della questura cittadina.
Si tratta di nove pietre d’inciampo che ricorderanno le guardie di pubblica sicurezza e i funzionari prelevati e mandati nei campi di sterminio, dove morirono poco dopo. Dal 2020 il questore Manuela De Bernardin Stadoan, insieme con il presidente dell’Associazione nazionale Polizia di Stato (Anps) Giovanni Roselli e all’assessore comunale Fabrizio Cigolot, stanno lavorando al progetto, avendo trovato l’appoggio di Anna Colombi, ma la pandemia ha fatto slittare i tempi in avanti più del previsto.
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