UDINE. Sotto pressione da mesi. Con stipendi giudicati inadeguati e al di sotto degli standard retributivi degli altri Paesi. Costretti a districarsi tra turni massacranti, straordinari, spostamenti di reparto legati all’emergenza coronavirus, gli infermieri che prestano servizio in Friuli sono allo stremo.
Lo hanno denunciato con forza gli iscritti a Nursind e Usb, che venerdì 28 gennaio hanno scioperato proprio per chiedere alle istituzioni maggior attenzione per una categoria che si sente «spremuta e abbandonata», come recitavano alcuni dei cartelli agitati nella mattinata in piazza a Trieste, nel corso della manifestazione organizzata dal sindacato delle professioni infermieristiche.