/ colloredo di monte albano
Un’area di esondazione per contenere le piene del Tagliamento a sud di Codroipo. L’ipotesi, targata Wwf, rappresenta una delle proposte che saranno presentate nell’incontro fra la Regione e i sindaci del territorio, martedì 8 febbraio alle 18 nella sala assembleare della sede della Comunità collinare del Friuli. A organizzare l’incontro, che verterà sui piani e le opere di messa in sicurezza del fiume, è stato il consigliere regionale Leonardo Barberio.
«Da oltre un anno volevamo organizzare l’assemblea con i sindaci rivieraschi per confrontarci sugli interventi necessari per il Tagliamento – chiarisce Barberio – la nostra preoccupazione è garantire la salvaguardia di Latisana, tutelando il territorio. Nel corso dell’incontro, approfondiremo i contenuti del piano anti-alluvioni approvato dall’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali, sia in relazione all’erroneo riferimento alle casse di espansione, di cui abbiamo chiesto la rettifica, sia in relazione ad altre ipotesi, come quelle relative allo sbarramento di Pinzano, in alternativa alle quali vi sono proposte che intendiamo esaminare».
Inizialmente, al vertice erano stati invitati solo i Comuni rivieraschi, ma hanno chiesto di essere presenti anche le altre municipalità della Comunità collinare, che già avevano predisposto una serie di ordini del giorno da approvare in consiglio. A confrontarsi con l’assessore regionale all’Ambiente Fabio Scoccimarro saranno i sindaci di Osoppo, San Daniele, Majano, Ragogna, Dignano, Flaibano, Sedegliano, Codroipo, Camino al Tagliamento, Varmo, Coseano, Fagagna, Moruzzo, Treppo Grande, San Vito di Fagagna, Colloredo di Monte Albano, Rive d’Arcano, Trasaghis, Forgaria, Pinzano, Spilimbergo e Vito d’Asio.
«Partecipo volentieri – annuncia Scoccimarro – agli incontri con gli amministratori pubblici perché sono espressione e garanti del territorio. Non vogliamo imporre alcuna decisione dall’alto, ma trovare la massima condivisione possibile. Ho avviato il percorso Mab Unesco Tagliamento con i Comuni per far sedere a uno stesso tavolo tutti i portatori d’interesse e affrontare con essi ogni aspetto progettuale e le compensazioni economiche».
Frattanto, l’associazione Acqua ha presentato un esposto per la mancata inclusione di alcuni documenti nel Piano stralcio per la sicurezza idraulica prodotta dall’Autorità di bacino, il documento, presentato alla Procura di Venezia, è stato trasmesso al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla presidenza del Consiglio dei ministri. Nel testo, il presidente Renzo Bortolussi ricorda: «Anche attraverso un nostro ricorso contro le “casse d’espansione”, previste nel Tagliamento, la Cassazione a sezioni unite, ha condannato l’Autorità di bacino con sentenza n° 27490/13». Nel Piano stralcio per la sicurezza idraulica del medio e basso corso del Tagliamento pubblicato nel sito dell’Autorità di Bacino, fa notare Bortolussi, «non si evincono riferimenti alla sentenza della Cassazione, che ha rigettato in toto le Casse d’espansione e ciò è molto grave perché stravolge, di fatto, il quadro della situazione». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori