L’ex assessore Craighero: «Governo locale distrutto dall’avidità politica e dagli interessi di Brollo»
A Tolmezzo l’esponente del Pd replica alle accuse del sindaco decaduto «Sulla sanità lui e De Martino hanno avuto paura di Riccardi»
Tanja Ariis
TOLMEZZO
Volano gli stracci tra ex componenti della giunta comunale, dopo la crisi di maggioranza che si è chiusa con le dimissioni di 12 consiglieri comunali su 20. I tempi del voto a primavera sono stretti e tutte le compagini politiche cercano candidati in un clima da resa dei conti. L’ex assessore dimissionario, Marco Craighero, chiede al suo ex sindaco, Francesco Brollo, di rinfrescarsi la memoria su poltrone e sanità.
Cosa risponde all’accusa che le ha rivolto di avidità politica?
«L’unica avidità politica è quella di Brollo che per i suoi destini personali ha distrutto una prospettiva innovativa per Tolmezzo e per la Carnia. Dovrebbe farsi un bell’esame di coscienza e forse provare anche un po’ di imbarazzo per quello a cui ci ha portati. Io fui il primo a supportare Brollo alle primarie del centrosinistra del 2014. Lui ora è passato di fatto a Forza Italia per assicurarsi un destino. Lui cerca le poltrone, io vi ho rinunciato per coerenza e per dignità. Si è disinteressato dei suoi cittadini e della sua comunità per se stesso. Noi abbiamo voluto ragionare con la Carnia per la Carnia anche con la rete di giovani amministratori Cumò. Lui si è isolato ed è stato pure sfiduciato in Comunità di montagna dai sindaci».
Sull’assessorato in Comunità di montagna com’è andata?
«Il presidente, Ermes De Crignis, mi avrebbe voluto in giunta sulla cultura e per il lavoro che stavo facendo con la rete Cumò. Non chiesi io quella poltrona (comunque gratuita, essendo già io assessore comunale), domandai a Brollo solo di non sbarrarmi la strada. Brollo ha preferito respingermi e poi andare a prendersi lui il posto, mostrando anche poca dignità nelle trattative con l’avversario De Crignis, dato che Brollo lì è entrato col centrodestra».
Chiese a Brollo la carica di vicesindaco due mesi fa?
«No, la questione è diversa. Il mio gruppo consiliare nel 2019 riteneva che avessi le credenziali per fare il vicesindaco, eravamo la lista più votata e io il più votato in città. Brollo fece altre scelte, io accettai e l’amministrazione si avviò senza contraccolpi. L’ipotesi fu ripresentata mesi fa dal nostro gruppo consiliare (i 2/3 della maggioranza), per un riequilibrio, quando iniziammo a vedere uno scollamento di Brollo dalla nostra compagine. Brollo la lasciò scemare. Poi le sue scelte sono diventate evidenti, c’è stato lo scontro sulla sanità e le dimissioni dell’assessore Alice Marchi, a quel punto fui io a dirgli che non volevo diventare vicesindaco. Brollo smentisce siano stati offerti a suo nome assessorati comunali alla Lega, ma li hanno offerti, eccome, e anche ad altre parti dell’opposizione».
Brollo ha usato toni duri nei suoi confronti. Che reazione ha avuto?
«Fummo noi a sollevare criticità sulla sanità in consiglio comunale. Brollo e Fabiola De Martino, col consigliere Pascolo, hanno architettato un tentativo per affossare la discussione in aula, per paura di disturbare il loro nuovo capo politico: il vicepresidente regionale Riccardo Riccardi. Brollo e De Martino non hanno mai preso una posizione forte a tutela del nostro ospedale. Hanno invitato irritualmente alla conferenza dei capigruppo Riccardi e Denis Caporale, che noi abbiamo ascoltato, ma null’altro perché quei temi andavano discussi non in una riunione a pronte chiuse e a ranghi ridotti, ma in Consiglio, dove era auspicabile in seguito la loro presenza. Brollo e De Martino in aula non hanno votato il nostro documento che chiedeva garanzie e tutele per l’ospedale. Ci hanno nascosto inoltre per mesi la possibile chiusura dell’Rsa di Tolmezzo, che abbiamo appreso solo dalla stampa e in altre sedi. La sua promessa riapertura non l’abbiamo ancora vista, a danno di tanti pazienti».
Come Pd avete individuato un candidato sindaco? Lei è in corsa?
«Ci stiamo confrontando. Vogliamo convocare una riunione allargata a tutti coloro che condividono certi valori, che coinvolga tutte le persone a noi vicine in questi anni e volta a costruire un percorso per il futuro. Non ci sono ancora ipotesi di candidati a sindaco. Vedremo nelle prossime settimane quali saranno le scelte migliori per la città». —
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