La medicina del secondo piano del padiglione C dell’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone non è più reparto Covid. Da qualche giorno è “pulita” e accoglie già 42 ricoverati internisitici. Rimangono per i pazienti positivi la terza medica, che ieri registrava 37 pazienti Covid e la pneumologia, con 16 ricoverati.
Numeri molto diversi rispetto alle settimane scorse quando i pazienti Covid avevano superato anche quota 100 all’interno dell’ospedale. Il calo dei contagi che si sta registrando ha conseguenze anche sul numero dei pazienti che accedono al pronto soccorso.
La degenza breve dovrebbe tornare alla sua originaria funzione e nei prossimi giorni si potrebbe decidere anche sulla ripresa a pieno regime dell’attività chirurgica, condizionata da questa pesante ondata di Covid-19.
Che la situazione sia in miglioramento quanto a numero di contagi lo dimostra anche la cartina della Protezione Civile regionale, che indica il numero dei positivi in tutti i paesi della provincia. Per diverse settimane tutta la provincia è rimasta blu scuro, che indicava una alta presenza di positivi rispetto al numero degli abitanti. Nei giorni scorsi qualche zona si è schiarita e ieri un Comune della provincia è risultato bianco, ovvero Covid-free: si tratta di Tramonti di Sopra. Sono migliorati, in base al colore, anche Cimolais, Barcis, Maniago, Arba, Meduno, Tramonti di Sotto, Fanna, Vivaro, Roveredo in Piano, San Giorgio della Richinvelda, Morsano al Tagliamento e Pravisdomini. Pordenone registra mille 89 positivi a fronte dei mille 391 di lunedì 7 febbraio.
Continua, nel frattempo, l’attività dei giudici amministrativi chiamati a decidere sui ricorsi presentati dal personale sanitario contro l’obbligo vaccinale. Altri professionisti sanitari hanno presentato ricorso, tramite l’avvocato Daniele Granara, contro i procedimenti dell’AsFo finalizzati ad accertare l’obbligo vaccinale. Richiamandosi a precedenti sentenze, i giudici amministrativi hanno respinto i ricorsi specificando che neppure la variante Omicron può variare il bilanciamento tra interesse generale e rischio individuale sotteso all’obbligo di vaccinare i sanitari. —
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