Parco San Valentino a Pordenone diventa l’arena della musica: «Così rilanciamo il turismo in città»
Staffetta di eventi tra Pordenone Live e il Blues Festival. Pacchetti per visitare il territorio: arrivi da Spagna e Austria
Valentina Voi
PORDENONE. Quella delle filande, quella della metalmeccanica, quella della musica underground. Quest’estate Pordenone punta ad essere anche la città dei concerti, rigorosamente all’aperto, ambendo con orgoglio ai grandi numeri dei nomi di punta. Tutti, anche quelli che il grande pubblico ancora non sa di conoscere. Dal vincitore di Sanremo alla promessa dell’afrotrap italiano, passando per uno dei cinque più grandi chitarristi internazionali accompagnato sul palco da un “very special guest”, l’attore e musicista Johnny Deep.
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«Il nome di Pordenone risuona sempre più spesso in radio, associato ai suoi concerti». È un inciso, quello raccontato dall’assessore alla Cultura Alberto Parigi, che inquadra la direzione intrapresa con i due grandi progetti musicali dell’estate pordenonese: Pordenone Live e il Blues Festival: una staffetta che dal 30 giugno al 23 luglio animerà il parco San Valentino.
«Vogliamo guardare a questo spazio verde non solo da una prospettiva naturalistica – spiega il sindaco Alessandro Ciriani – ma anche come arena. Il legame tra Pordenone e la musica è sempre esistito e vogliamo attirare pubblico in città valorizzandone la vocazione turistica». Ecco perché affiancare, grazie a Promoturismo, alla vendita dei biglietti del Blues Festival dei pacchetti ad hoc per chi, arrivando da Spagna o Austria, ne approfitta per scoprire il Friuli Venezia Giulia. Ecco perché il Comune ci mette la faccia e, mentre gli sponsor pensano al lato economico, il municipio ottiene l’intensificazione delle tratte ferroviarie e i servizi navetta garantiti da Trenitalia e Atap in occasione di alcuni concerti.
I nomi di Pordenone Live hanno già destato un certo interesse. Se Mahmood (11 luglio) è ormai nome noto agli italiani grazie alla vittoria del Festival di Sanremo, i giovanissimi stanno dimostrando di apprezzare proposte come Villabanks (9 luglio) il cui concerto verrà aperto da Epoque. «Stanno vendendo più biglietti di Mahmood – spiega Loris Tramontin, di Azalea – sono molto amati». Ad aprire il festival c’è l’hip hop di Gemitaiz (30 giugno) seguito a stretto giro dal pop di Sangiovanni (7 luglio). Fabri Fibra, che per le foto promozionali del suo disco ha scelto Grado, chiude il 16 luglio lasciando il palco del San Valentino libero per il Blues Festival.
Mentre il Pordenone Live, alla sua prima edizione, punta già alla riconferma, per la 31esima edizione della kermesse dedicata al blues la scommessa è mantenere il proprio posto «tra i primi 10 festival italiani e 20 a livello internazionale» spiega con orgoglio il presidente Andrea Mizzau. Il calendario concentra in cinque giorni artisti di fama internazionale quali Christone “Kingfish” Ingram e Vintage Trouble (19 luglio), il chitarrista Jeff Beck che suonerà con Johnny Depp (20 luglio), Fantastic Negrito, vincitore del Grammy per il miglior album contemporary blues a livello mondiale (22 luglio) e, per la serata conclusiva del 23 luglio, la carismatica hard rock band inglese The Darkness, The Amazons e gli Overlaps, band pordenonese molto conosciuta e apprezzata a livello internazionale. E poi gli eventi collaterali che animano la città: il campus Music Garden, con le dritte degli artisti su come affrontare il palco, le incursioni blues affidate ad attori e i buskers in arrivo anche da oltreoceano per rendere Pordenone una Chicago sul Noncello.
Per non perdersi tra i tanti eventi il Comune proporrà un sito, www.estate.pordenone.comune.it, con tutte le informazioni necessarie.
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