Migliora la situazione degli incendi in Friuli: fiamme sotto controllo a Taipana e Frisanco
Deciso il rientro di tutti gli sfollati sul Carso goriziano

UDINE. L’annunciata (e attesa) pioggia caduta nella notte tra venerdì 29 e sabato 30 luglio – leggera in collina e pianura, più intensa nell’area montana – ha contribuito a migliorare sensibilmente la situazione degli incendi in Friuli e sul Carso, dove resta comunque massima l’allerta, anche in previsione del progressivo rialzo delle temperature annunciato in tutta la regione già a partire dalla tarda mattinata di sabato 30 luglio.
Una mano decisiva per gli uomini impegnati ormai da oltre 10 giorni sulle montagne delle province di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste.
A Resia proseguono gli interventi per bonificare il terreno e ridurre i rischi di una nuova ripartenza dell’incendio che da giorni sta interessando la zona. Sul posto restano impegnati i forestali delle stazioni di Resia, Moggio, Pontebba e Tolmezzo, oltre ai volontari della Protezione civile.
Macchie nere sui nostri boschi: la Val Resia distrutta dagli incendi vista dall'alto
Già nella serata di venerdì 29 luglio sul Gran Monte il fuoco aveva perso consistenza grazie alle precipitazioni notturne, ma resta massima l’allerta per possibili focolai ancora attivi all’interno della fitta area boschiva, dove alcune decine di ettari sono andati in fumo: al momento non è segnalata una situazione di pericolo per centri abitati e popolazione.
Dalle 22 di venerdì 29 luglio, invece, è stata «aperta la pista sul Resia alternativa alla strada provinciale ex 42 che sarà transitabile agli automezzi in autonomia». Lo ha annunciato in serata il sindaco di Resia, Anna Micelli, che ha precisato: «Sarà necessario entrare a Povici e seguire le indicazioni delle deviazioni per Resia, fino al guado che porta a Rio Nero.
La pista è sterrata ed ha 4 guadi. È pertanto indispensabile essere molto prudenti nella guida e moderare la velocità per evitare spiacevoli inconvenienti. Verrà utilizzata fino a quando l'ente di decentramento regionale non aprirà nuovamente al transito la ex strada provinciale 42.
Confidiamo nella collaborazione di tutti al fine di monitorare lo stato delle condizioni della pista nel tempo. Per altre informazioni si resta a disposizione».
Spente del tutto le fiamme sui monti del Pordenonese.
Migliora la situazione anche sul Carso goriziano, dove nella mattinata di sabato 30 luglio, in una riunione congiunta di tutte le componenti operative impegnate nella lotta contro gli incendi, è stato deciso il rientro di tutti gli oltre 400 residenti evacuati giovedì 28 luglio negli abitati di Devetachi, Visentini, Marcottini e San Michele.
Restano tuttavia sotto stretto monitoraggio gli abitati di Gabria, Devetachi e Marcottini. Nella giornata di venerdì, fino al tardo pomeriggio, erano proseguite le operazioni per lo spegnimento e contenimento delle fiamme, agevolate in serata dall’arrivo della pioggia, seppur troppo leggera per mettere in definitiva sicurezza il vasto fronte da giorni ormai interessato dai roghi. I vigili del fuoco continuano ad applicare il dispositivo messo in campo con più di 80 vigili del fuoco e una ventina di mezzi.
Con loro stanno operando i “Gasilci” sloveni con una cinquantina di uomini, personale del Corpo forestale regionale, volontari Aib (Antincendio boschivo) della Protezione civile e forze di polizia che svolgono le operazioni di supporto di loro competenza. Alcune squadre sono impegnate nello spegnimento e bonifica dei focolai, altre invece presidiano abitazioni e infrastrutture potenzialmente messe a rischio dall'incendio.
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