
L'ultimo saluto di amici, colleghi e parenti a Omar Monestier: "Ci ha insegnato a non fermarci mai alla superficie"
Il Duomo di Belluno era gremito di amici, colleghi e parenti per l'ultimo saluto a Omar Monestier, direttore dei quotidiani Messaggero Veneto e Il Piccolo, scomparso improvvisamente lo scorso 1 agosto all'età di 57 anni. “È stato un amico e ha condotto le redazioni come un capo famiglia cercando di tirar fuori le migliori qualità da ognuno di noi”, ha raccontato il collega ed amico nonché condirettore del Mv, Paolo Mosanghini, al termine della funzione. “È un vuoto grande per tutti”, ha aggiunto il responsabile delle iniziative editoriali speciali del gruppo Gedi Massimo Righi, mentre il condirettore quotidiani veneti Paolo Cagnan ha raccontato: “Una delle caratteristiche distintive di Omar era l’attenzione che dava ai collaboratori: Li trattava come protagonisti senza bistrattarli”. Tra i presenti in chiesa che sono giunti a recare l'ultimo saluto al direttore Monestier, sono arrivati anche esponenti del mondo delle istituzioni e della politica tra i quali i presidenti delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, Luca Zaia e Massimiliano Fedriga. Di Edoardo Bianchi
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