Addio a Bruno Delle Case, alpino e reduce di guerra: aveva compiuto 101 anni

È stato celebrato nella chiesa di Pers il funerale di Bruno Delle Case, morto a 101 anni, memoria storica della comunità. Alpino di ferro, come lo chiamavano affettuosamente i suoi compaesani, per ben due volte, durante la Seconda guerra mondiale sul fronte tra Grecia e Albania aveva rischiato la vita.
Bruno Delle Case, reduce dell’8º Alpini, battaglione Val Fella, nel marzo 1940 dopo un breve addestramento ad Artegna, fu inviato sul Monte Canin e successivamente sul Monte Nero.
Nel marzo 1942, sul Golico, a causa dell’esplosione di una granata fu ferito a entrambe le gambe, rimpatriato su una nave ospedaliera fino a Bari, quindi trasportato in treno all’ospedale civile di Vercelli, dove rimase fino alla guarigione.
La sorte fu benigna con lui un’altra volta, visto che Bruno avrebbe dovuto salire a bordo del Galilea, affondato da un siluro lanciato da un sottomarino inglese.
Ma per lui il destino aveva in serbo ben altro: rientrato a Udine, lavorò con il personale del magazzino militare, dove restò fino alla fine del conflitto, dopo qualche anno fu insignito della Croce al merito.
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