Serracchiani, gaffe sul Vajont (“la diga crollò”) e le scuse via social

"Chiedo scusa. Molti di voi hanno segnalato errori nel mio tweet sulla catastrofe del #Vajont. Sono stata su quei luoghi e la verità verso i fatti avvenuti impone di ricordare che la diga non crollò. Gravi furono le responsabilità umane. Giusto ricordare le tante vittime venete".
Con questo tweet Debora Serracchiani ha corretto, lunedì 10 ottobre, l’errore commesso domenica quando, in occasione del 59esimo anniversario della tragedia del Vajont, ha scritto: “Non dimentichiamo le vittime e la catastrofe di 59 anni fa con il crollo della diga del Vajont, una tragedia in cui persero la vita oltre 2000 persone. Una ferita per il Fvg e per l’Italia intera”.
Ne erano seguite, inevitabili, le polemiche, le prese di posizione e le correzioni che hanno coinvolto la vicepresidente del Partito democratico e capogruppo uscente alla Camera dei deputati. Moltissimi, e in taluni casi impietosi, i commenti sulla rete.
Il 9 ottobre del 1963 la diga non crollò. Fu la frana che provocò l'onda anomala a causare la morte di 1.917 persone.
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