La richiesta dei piccoli comuni della montagna: benzina super scontata anche per noi
La Regione valuta la proposta ma avverte: le fasce non si possono cambiare, applichiamo le direttive Ue
Giacomina Pellizzari
PORDENONE. I piccoli comuni montani chiedono di entrare nella cosiddetta zona zero per usufruire dell’extra sconto sui prezzi dei carburanti. La richiesta è partita da Claut si è estesa a Cimolais, Erto, Barcis, Andreis, Frisanco, Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto e, con una certa prudenza, viene valutata anche dalla Comunità di montagna della Carnia.
I sindaci pordenonesi hanno presentato per iscritto all’assessore regionale all’Ambiente, Fabio Scoccimarro, e al Consiglio regionale di concedere anche ai residenti nei piccoli comuni montani, a prescindere se dal confine di Stato distano 10 o più chilometri, l’extra sconto di massimo 10 centesimi sul prezzo al litro dei carburanti. La Regione valuterà la proposta anche se la sua attuazione non sembra affatto immediata.
La proposta
I piccoli comuni montani fanno leva sui disagi determinati dallo spopolamento della montagna, dalla distanza dai centri urbani e quindi dalla disponibilità dei servizi. «L’idea è buona – commenta il presidente della Comunità di montagna della Carnia, Ermes De Crignis –, ma non l’abbiamo ancora valutata. Mi riservo di farlo nei prossimi giorni con gli altri sindaci e con i vertici regionali».
La proposta suona un po’ provocatoria, ma necessaria per portare l’attenzione sulle difficoltà del vivere in montagna. In questo senso l’iniziativa viene spalleggiata e l’assessore regionale all’Ambiente no nega l’approfondimento.
L’extra sconto
L’extra sconto sul prezzo della benzina prevede un abbattimento massimo di 10 centesimo al litro. La legge attribuisce alla Giunta regionale, per motivazioni congiunturali in ragione delle variazioni dei prezzi dei carburanti praticati dagli Stati confinanti, il potere di incrementare da 1 a 10 centesimi al litro, l’importo dell’extra sconto a favore dei residenti nei comuni situati a meno di 10 chilometri di distanza dai confini di Stato.
I 10 centesimi rappresentano il valore massimo dello sconto aggiuntivo che può variare di settimana in settimana, seguendo, come detto, l’andamento dei prezzi. Se questo è il criterio diversi comuni della Carnia e della Val Canale sono già compresi nell’elenco, mentre tutta la fascia montana del Pordenone resta esclusa.
Detto questo non sarà affatto facile modificare le zone, al momento divise in zona uno e zona due. Se non sopraggiungeranno intoppi, l’aggiornamento della legge regionale entrerà in vigore entro dicembre e introdurrà la possibilità di fare il pieno con l’app scaricata sul telefonino, che sostituirà l’attuale tessera della benzina.
I nodi da sciogliere
«Le fasce 1 e 2 non vengono modificate anche per non rischiare di andare incontro a eventuali problematiche a livello europeo» fa sapere Scoccimarro, nel precisare che la proposta dei piccoli comuni montani non può far parte di questa partita e «va approfondita anche nell’ambito delle direttive europee sulle aree svantaggiate. Va valutata attentamente per evitare eventuali sanzioni, deve essere motivata applicando le direttive europee».
Non a caso anche la modifica della legge che introduce l’extra sconto sui carburanti è stata scritta in modo che anche nel caso di un ricorso venga sospeso solo il nuovo sconto. Il passaggio è delicato, a prescindere dalla volontà politica, non si tratta di una mera modifica tecnica. Detto questo la Regione è pronta a vagliare la richiesta dei piccoli comuni montani per cercare una via d’uscita anche se si dimostra prudente per non inciampare in altri possibili ricorsi europei visto che in passato è già accaduto.
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