Le bollette sono più che raddoppiate, la fondazione “La Pannocchia” rivede i programmi
Il costo per l’energia elettrica, che nel 2021 ammontava a circa 13 mila euro, quest’anno è salito a oltre 26 mila; lo stesso vale per il riscaldamento, aumentato di oltre il doppio: da circa 10 mila euro è passato a 21 mila
Edoardo Anese
«Siamo fortemente preoccupati; ci arrivano bollette aumentate di più del doppio rispetto allo scorso anno».
È il grido d’allarme del direttore della fondazione “La Pannocchia” di Codroipo, Andrea Dose, alla luce dei rincari per le utenze energetiche.
La fondazione gestisce un gruppo appartamento e una comunità alloggio per persone disabili, che ospitano complessivamente 26 persone.
Il caro bollette sta creando non poche difficoltà nella gestione delle strutture: il costo per l’energia elettrica, che nel 2021 ammontava a circa 13 mila euro, quest’anno è salito a oltre 26 mila; lo stesso vale per il riscaldamento, aumentato di oltre il doppio rispetto lo scorso anno, da circa 10 mila euro è passato a 21 mila.
«Siamo in seria difficoltà – ha sottolineato Dose –. Parliamo di un incremento complessivo di circa 25 mila euro. Per un bilancio come il nostro, che chiude in pareggio, questa situazione è molto critica. Abbiamo anche adottato qualche misura per cercare di risparmiare: tra queste lo spegnimento per qualche ora, durante la notte, del riscaldamento a pavimento; inoltre, abbiamo contattato il nostro fornitore per quanto riguarda l’installazione di nuovi pannelli fotovoltaici in aggiunta a quelli già presenti.
Nelle nostre strutture ospitiamo utenti fragili; per tutelare la loro salute non possiamo abbassare di tanto le temperature e tenerli al freddo.
Per questo motivo, nonostante alcune piccole accortezze, non riusciamo a risparmiare molto sulle utenze energetiche. Considerando gli aumenti che registriamo, valuteremo se procedere con gli interventi di ampliamento della struttura o rimandarli di qualche anno, in attesa che la situazione migliori».
Anche il Coops (Comitato delle organizzazione del privato del terzo settore), che riunisce dieci realtà, tra cui la Pannocchia, che operano con persone disabili nell’ex provincia di Udine, si è detto preoccupato per gli aumenti delle strutture in questione, che ammontano complessivamente a 150 mila euro in più rispetto allo scorso anno: «Come Coops – ha spiegato il presidente Giorgio Danisi – abbiamo richiesto l’intervento da parte dell’Azienda sanitaria, dalla quale auspichiamo l’erogazione di contributi straordinari per coprire i 150 mila euro di aumenti».
«Da parte nostra – dice il direttore facente funzione dei servizi socio-sanitari dell’Asufc, Massimo di Giusto –, a fronte di quanto il bilancio regionale dedicherà alla disabilità, aumenteremo le quote da destinare alle singole strutture».
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