Udine, il presidio di protesta dei lavoratori davanti alla sede Inail: «Carenza di organico spaventosa»
Oltre agli organici risicati (nella struttura Inail di Udine si è passati, in pochi anni, da 100 a 50 addetti) il personale si trova ogni giorno a dover fare i conti con procedure poco funzionali e con la lentezza di tecnologie obsolete
Alessandro Cesare
UDINE. Presidio dell’Unione sindacale di base (Usb) in piazza Duomo, davanti alla sede udinese dell’Inail. Dalle 8.30 alle 10.30 di oggi, martedì 29 novembre, una rappresentanza dei lavoratori è scesa in strada per far conoscere le difficili condizioni di lavoro in cui si trovano a operare i dipendenti Inail.
Presidio dei lavoratori davanti alla sede Inail di Udine: «Carenza di organico spaventosa»
«Le problematiche sono numerose, a cominciare dalla carenza di organico che non esito a definire spaventosa - afferma Giuseppina Di Pasquale, referente locale di Usb -. I nuovi concorsi non sono sufficienti per "tappare" i buchi nell'organico, e le condizioni di lavoro all’interno sono molto tese a causa dell’assenza di un benessere organizzativo. E a pagarne le conseguenze sono gli utenti, che non possono più veder garantito un servizio tempestivo e di qualità».
Oltre agli organici risicati (nella struttura Inail di Udine si è passati, in pochi anni, da 100 a 50 addetti) il personale si trova ogni giorno a dover fare i conti con procedure poco funzionali e con la lentezza di tecnologie obsolete. «Questo presidio è solo la prima tappa di un percorso che ci porterà il 2 dicembre a uno sciopero generale - aggiunge Di Pasquale - e a una grande manifestazione nazionale a Roma il giorno successivo, dove i temi principali saranno l’emergenza salariale e la necessità di predisporre quanto prima un piano massiccio di assunzioni».
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