Morto Davide Rebellin: il campione di ciclismo travolto e ucciso da un camion
Tragedia lungo la regionale 11 a Montebello Vicentino, era in sella alla sua bicicletta. Si cerca l’autista. L’ex azzurro si era da poco ritirato dal professionismo, al termine di una carriera piena di successi

Davide Rebellin, ex azzurro di ciclismo, è stato travolto e ucciso da un camion lungo la Regionale 11, a Montebello Vicentino. Si cerca il conducente del camion, che non si è fermato ma non è ancora chiaro se si sia accorto o meno di quanto era successo.
L’incidente
Secondo una prima ricostruzione, il mezzo pesante uscendo dal vicino svincolo dell'autostrada avrebbe colpito e travolto Rebellin in sella alla bicicletta, deceduto all'istante.
I Carabinieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell'incidente e per rintracciare l'autotrasportatore.
La carriera: si era appena ritirato
Davide Rebellin, 51 anni, nato a San Bonifacio il 9 agosto 1971, si era ritirato dal professionismo proprio quest’anno.
E’ stato uno specialista delle classiche. In carriera ha vinto un'edizione dell'Amstel Gold Race (nel 2004), tre della Freccia Vallone (nel 2004, 2007 e 2009) e una della Liegi-Bastogne-Liegi (nel 2004), oltre a una tappa al Giro d'Italia.
Il cordoglio di Zaia
“Con Davide Rebellin il ciclismo veneto perde una delle sue figure storiche, un esempio di atleta e di uomo andato ben oltre la sua pur strepitosa carriera agonistica. Spero che il suo esempio di passione possa essere seguito dai ragazzi che, a vario livello, si cimentano con lo sport del pedale. Lo sport veneto per antonomasia”.
Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ricorda il campione veronese (era di San Bonifacio), morto oggi in un incidente stradale mentre era in sella alla sua bicicletta.
“Il dramma di Davide – aggiunge il presidente della giunta regionale – lascia un segno profondo in tutti noi, in chi ama lo sport, in chi ha visto in lui il campione da sostenere sempre e comunque. Alla sua famiglia e a tutti coloro che gli hanno voluto bene rivolgo le mie più sentite condoglianze”.
“Rebellin – dice Zaia – nonostante i suoi 51 anni si era ritirato da poco dal professionismo, esempio più unico che raro di longevità. Anche così ci ha dato il segno del suo immenso amore per quella bicicletta con la quale ha scritto pagine indimenticabili del ciclismo internazionale, nazionale e veneto”.
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