Peculato, abuso in atti d’ufficio e somme distratte per 104 mila euro: chiesto il rinvio a giudizio per Vagaggini
La Procura di Pordenone ha avanzato la richiesta al gup per l’ex amministratore delegato di Atap e Sti

Mauro Vagaggini: il rinvio a giudizio è stato chiesto per plurime condotte di peculato e di abuso in atti di ufficio
PORDENONE. Plurime condotte di peculato e abuso in atti d’ufficio, con il sospetto che siano state distratte dalle società nelle quali aveva incarichi di vertice somme pari a 104 mila euro. Sono queste le accuse che hanno portato la Procura di Pordenone a chiedere il rinvio a giudizio per Mauro Vagaggini, ex amministratore delegato di Atap e di Sti.
A comunicarlo è una nota firmata dal procuratore della Repubblica di Pordenone, Raffaele Tito, riferendo che nella giornata di lunedì 5 dicembre è stato chiesto «al Giudice per la udienza preliminare di disporre il rinvio a giudizio del signor Mauro Vagaggini per plurime condotte di peculato e di abuso in atti di ufficio nella veste e qualità che il medesimo rivestiva di incaricato di pubblico servizio: presidente del Cda e amministratore delegato di Atap spa (Azienda trasporti automobilistici provinciali), presidente del Cda e amministratore delegato di Sti spa (Servizi trasporto interregionale)».
L'indagine preliminare, originata da alcune denunce a suo tempo «presentate dai responsabili della attuale gestione delle due società esercenti un pubblico servizio, svolta con l'ausilio della Guardia di finanza di Pordenone, si è incentrata sulla distrazione di somme di denaro dalle due società» per servizi «di ristorazione, per spese inerenti soggiorni in alberghi, per l'acquisto di beni e servizi, per l'utilizzo del telepass aziendale nonché per l'utilizzo di personale dipendente a fini privati».
Condotte in merito alle quali «il denaro che si ritiene essere stato distratto è pari a circa 27 mila euro per quanto riguarda Atap spa e a circa 77 mila euro per quanto riguarda la Sti spa».
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