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Aveva 86 anni

È morto monsignor Frilli, è stato rettore dell'Università di Udine

Presidente dell'Istituto Pio Paschini, ha ricoperto anche il ruolo di presidente dell’Ente regionale per la promozione e lo sviluppo agricolo. Il ricordo dell’ateneo

Alessandro Cesare
Aggiornato alle 3 minuti di lettura

E’ morto all’età di 86 anni monsignor Franco Frilli. Ha ricoperto il ruolo di magnifico rettore dell’Università di Udine nel decennio 1983-1992. All’ateneo friulano fece ingresso nel 1979 come professore di Entomologia agraria alla neo costituita facoltà di Agraria, lui che era laureato proprio in Scienze agrarie all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.

Nel corso degli anni divenne anche docente di Apicoltura e Bachicoltura, di Zoologia generale agraria e di Difesa degli alimenti dagli animali infestanti. Non solo, fu anche direttore di dipartimento, delegato del rettore ai Servizi amministrativi e contabili, pro-rettore vicario. Fino alla pensione, avventura nel 2009, ha preso parte attivamente a commissioni e gruppi di lavoro nell’ambito universitario sia a livello locale, sia nazionale e internazionale.

Le sue condizioni di salute di sono aggravate nell’ultimo periodo. Il suo cuore ha spesso di battere nelle prime ore di giovedì 5 gennaio all’ospedale di Udine, dove si trovava ricoverato da qualche giorno.

Nato a Trieste il 26 maggio 1936, Frilli fu ordinato sacerdote nel 1963 a Novara. Nel 2000 fu incardinato nell’Arcidiocesi di Udine. Nella chiesa udinese è stato per lunghi anni collaboratore pastorale nella parrocchia udinese della Beata Vergine del Carmine e, fin dal 1986, canonico onorario del capitolo metropolitano di Udine.

Dal 2003 al 2012 è stato presidente delegato dell’Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli. Fu assistente diocesano del Meic, il Movimento ecclesiale di imperno culturale, e dell’Uci, l’Unione nazionale cooperative italiane e presidente della Fondazione per le Scuole cattoliche diocesane dell’Arcidiocesi di Udine. Fu anche presidente dell’Ente regionale per la promozione e lo sviluppo agricolo (1993‐1997) e del Centro dei servizi agrometeorologici del Friuli Venezia Giulia (1994‐1998).

Diversi anche gli incarichi ricoperti da monsignor Frilli a livello nazionale: a partire dal 1993 ha fatto parte della Consulta ecclesiale per l’Università presso la Conferenza Episcopale Italiana, e dal 1994 è cappellano conventuale ad honorem del Sovrano militare Ordine di Malta. Nel 2009 è diventato cappellano delegatizio della delegazione del Friuli Venezia Giulia.

Nel 2016 il Senato accademico dell’Università di Udine accolse con voto unanime la proposta dell’allora rettore Alberto De Toni di conferire l’onorificenza di professore emerito a Franco Frilli. Un titolo conferito con un apposito decreto del Presidente della Repubblica a un professore ordinario in pensione con almeno vent’anni di servizio, distintosi per particolari meriti, per l’eccezionalità dell’impegno accademico e nella ricerca.

«Durante i nove anni di rettorato – aveva sottolineato in quell’occasione Alberto De Toni – il professor Frilli ha messo tutto l’impegno per lanciare la giovane Università e inserirla il prima possibile nel sistema universitario nazionale ed europeo, nonché nella realtà regionale».

Sotto il rettorato di Frilli fu avviato il piano del polo Rizzi-Cotonificio per la sistemazione della didattica e dei dipartimenti scientifico-sperimentali, oltre ai lavori di sistemazione di non poche strutture acquisite o messe a disposizione.

De Toni ha ricordato come Frilli «ha svolto attività di ricerca per un arco di tempo di quasi cinquant’anni con circa centocinquanta pubblicazioni a stampa, riguardanti la biologia e l’etologia di antropodi di interesse agrario, forestale e merceologico.

Intensa la sua attività didattica, che si è protratta in forma gratuita anche dopo il pensionamento. Intensissima l’attività istituzionale nell’ambito dell’ateneo, che lo ha portato a ricoprire ruoli di responsabilità a quasi tutti i livelli, fra cui spiccano, in particolare, i nove anni da rettore, durante i quali, grazie all’impegno profuso, l’Università friulana ha vissuto una fase espansiva senza precedenti».

La data dei funerali non è stata ancora fissata.

IL RICORDO DELL’UNIVERSITA’

«Con Franco Frilli l’Università di Udine perde uno dei suoi più entusiasti, appassionati e impegnati protagonisti; durante i nove anni del suo rettorato, dal 1983 al 1992, l’Ateneo conobbe il suo massimo sviluppo e l’affermazione a livello regionale, nazionale ed europeo». Così il rettore dell’Ateneo friulano, Roberto Pinton, ricorda la figura e l’azione del professore emerito Franco Frilli, entomologo di fama nazionale. Ordinato sacerdote nel 1963 a Novara, monsignor Frilli fu poi incardinato nell’Arcidiocesi di Udine.

«Ricordo Franco Frilli come un vero appassionato – spiega il rettore dell’Università, Pinton –: degli insetti, le api in particolare, dell’insegnamento, dei giovani, dell’università, delle istituzioni. Oltre che un devoto servitore della Chiesa. Io ebbi la fortuna di conoscerlo da rettore, in carica al tempo del mio approdo come giovane ricercatore presso l’Ateneo nel novembre 1986.

Quando lo incontrai, in un corridoio dell’edificio in piazzale Kolbe dove si trovava l’allora Facoltà di Agraria, stemperò subito il mio timore reverenziale con una forte stretta di mano e un incoraggiamento accompagnato da una poderosa pacca sulla spalla. Da allora sono state molte le volte che ho sentito quella energia, a sostegno e a sprone perché l’Università assumesse sempre più un ruolo decisivo al servizio della società.

«Acuto e profondo osservatore della realtà, caratteristica che probabilmente gli derivava dalla sua competenza scientifica – prosegue il rettore –, fu di esempio per molti sia sul piano puramente accademico che su quello del servizio istituzionale. 

Svolse l’incarico di rettore con esemplare lucidità, divenendo protagonista di una fase espansiva dell’Ateneo senza precedenti: un contributo importante che motivò molti giovani ricercatori che in quegli anni entrarono nelle fila dell’Università di Udine, costituendo, con i colleghi tecnici e amministrativi, l’ossatura di una vera propria comunità accademica. Ricordo ancora la posa della prima pietra del complesso dei Rizzi nel febbraio 1987, un progetto, come molti altri, che ancora oggi stiamo sviluppando nel solco tracciato da Franco Frilli».

Franco Frilli è stato in servizio all’Università di Udine dal 1979 al 2009. Nel 2016 il Senato accademico ha proposto all’unanimità di attribuirgli l’onorificenza di “professore emerito” poi conferita con decreto del presidente della Repubblica. Nel 2017 ha tenuto la prolusione all’inaugurazione del 40° anno accademico alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Per quasi 50 anni Frilli ha svolto una intensa attività didattica, anche dopo il pensionamento in forma gratuita, e di ricerca, producendo oltre 150 pubblicazioni sulla biologia e l’etologia di insetti dannosi di interesse agrario, merceologico e forestale.

Gli studi più recenti hanno riguardato la difesa antiparassitaria nelle industrie alimentari, gli insetti impollinatori di varie colture e l’apicoltura. Ha partecipato attivamente all’attività istituzionale dell’Ateneo friulano ricoprendo ruoli di responsabilità a quasi tutti i livelli.

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