Shopping on line, prosciugato il conto di un professionista
E’ successo su un profilo Amazon. Ha scoperto che erano stati eseguiti ben sei ordini, di cui due bloccati dall’operatore: i-phone per 1.300 euro e macchine fotografiche

Hackerato il profilo Amazon di un professionista di Pordenone, che si è visto sparire quasi 1.800 euro. «Il 21 dicembre – racconta – volevo fare un ordine sul portale, utilizzando il buono regalo in mia disponibilità». Con grande sorpresa anziché il prepagato di 1.762 euro si è trovato soltanto 44,47 euro. «Un hacker si è introdotto nel mio account e ha fatto degli ordini utilizzando i miei soldi». Non solo, la stessa mano verosimilmente ha hackerato anche la mail, dirottando altrove le notifiche di Amazon. «In sostanza i miei ordini appena “approvati” sono stati subito archiviati, pertanto non mi sono accorto di nulla».
Il professionista ha quindi avvisato la multinazionale e aperto un ticket scoprendo che erano stati eseguiti ben sei ordini, di cui due bloccati dall’operatore: i-phone per 1.300 euro e macchine fotografiche. Ma non era finita.
«La mattina seguente, nonostante la mia segnalazione, dal mio account sono stati ordinati altri due i-phone, utilizzando una carta di credito a me sconosciuta, con pagamento rateizzato in sei mesi pari a 9 mila 400 euro».
Il computer è stato esaminato da una azienda che produce software: «Non ha riscontrato nulla di anomalo». Come è stato possibile, allora, che qualcuno abbia effettuato ordini per conto del professionista titolare dell’account? Al momento resta un mistero al vaglio della polizia delle comunicazioni di Pordenone dove è stata depositata la denuncia.
«Fatto sta che a un mese di distanza sono fuori di quei soldi e ogni volta che chiamo Amazon risponde un call center che invia la richiesta al suo reparto investigativo assicurandomi che nel giro di un paio di giorni avrò nuovamente il buono regalo che, però, ad oggi non ho ricevuto».
L’invito ai consumatori on line: «State attenti in quanto tanto più facile è il metodo di pagamento tanto più semplice è “craccare” il profilo. Meglio effettuare sempre l’accesso con almeno due step e non memorizzare dati sul computer».
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