Anche Lignano tra i Comuni del G20 Spiagge che hanno incontrato il ministro Santanchè: «Serve lo status di località balneare»
Il sindaco di Lignano Sabbiadoro, Laura Giorgi, presente a Roma: «Soddisfazione per le risposte ottenute»

LIGNANO. C’era anche la città di Lignano Sabbiadoro, con il suo sindaco Laura Giorgi, tra i ventisette Comuni della rete del G20Spiagge (che racchiude le località balneari italiane con il maggior numero di presenze turistiche) che giovedì 2 febbraio si sono riuniti a Roma, alla presenza dal Ministro del turismo Daniela Santachè, per definire l’avvio del percorso che porterà alla definizione dello “status” di città balneare per le città turistiche di mare che da sole attraggono ogni anno qualcosa come 70 milioni di presenze, pari al 16% delle presenze turistiche complessive d’Italia.
Sindaci e rappresentanti dei ventisette Comuni della rete del G20Spiagge riunitisi a Roma
Alla luce delle proposte formulate dai sindaci, l’impegno assunto dal ministro è stato molto chiaro: avviare entro 15 giorni un tavolo tecnico propedeutico alla stesura di un vero e proprio disegno legislativo destinato a modificare i comportamenti amministrativi dei Comuni del balneare italiano, con l’attribuzione di un riconoscimento giuridico che permetta loro di investire più risorse in relazione all’effettiva presenza sul territorio e non limitatamente ai residenti.
«A margine dell'incontro con i sindaci del G20spiagge presenti – spiega il sindaco di Lignano Sabbiadoro, Laura Giorgi – abbiamo già organizzato i lavori per arrivare pronti al tavolo tecnico annunciato dal ministro Santachè. Non possiamo che esprimere soddisfazione per le risposte ottenute e per il sostegno ricevuto, anche dagli altri parlamentari presenti, tra i quali il viceministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Vannia Gava, che ringrazio per il suo intervento».
Dal 2018 «abbiamo lavorato per comprendere – ha dichiarato la coordinatrice del G20Spiagge e sindaco del Comune di Cavallino Treporti, Roberta Nesto – se le nostre diversità in termini di presenze, di collocazione geografica, di storia e infrastrutture potevano impedire un insieme normativo nazionale: ma più siamo andati avanti, più abbiamo approfondito la materia, più abbiamo commissionato studi e ricerche, più ci siamo resi conto, noi sindaci, che i problemi erano comuni. E abbiamo costruito una proposta, un progetto di status preciso e unico. Pensare che ora diventi la base per il nostro comportamento amministrativo non può che renderci soddisfatti. Sì, oggi per il balneare italiano è un giorno storico!”.
I commenti dei lettori