Ecco chi è il piromane di Pordenone: ha 50 anni ed è l’autore di almeno 15 roghi
Pedinato e colto in flagrante: ha appiccato incendi tra i comuni di Caneva, Aviano, Polcenigo e Cordignano. In totale, considerati tutti gli episodi, l’area boschiva distrutta dalle fiamme si aggira su svariate decine di ettari

I carabinieri della compagnia di Sacile, coadiuvati dai colleghi della stazione di Aviano e Caneva, hanno arrestato in flagranza di reato Roberto Poletto 50 anni di Sarone di Caneva, autore degli incendi dolosi recentemente appiccati in area boschiva ad Aviano e Caneva nonché di molteplici incendi sviluppatisi nei Comuni di Caneva, Polcenigo e Cordignano nei mesi di luglio e agosto del 2022.
L’indagine è iniziata nel mese di luglio del 2022 quando 4 incendi ravvicinati (precisamente nei giorni del 19, 22, 25 e 27 luglio) si sono sviluppati in aree boschive soprastanti l’abitato di Caneva e in particolare nelle località “Lama di Carpen” e limitrofe.
Gli incendi, domati grazie all’intervento dei vigili del fuoco di Pordenone, Maniago e Vittorio Veneto e dalla Protezione Civile di Caneva, presentavano tutti le stesse caratteristiche: si erano sviluppati dal bordo della strada, avevano interessato vaste aree di bosco e non erano stati rinvenuti inneschi o materiale combustibile nelle vicinanze.
Gli incendi si sono poi ripetuti con le stesse modalità nelle date 14, 15, 22 e 26 agosto sempre nelle aree boschive di Caneva, mentre il 4 agosto è stata interessata un’area del Comune di Polcenigo e il 15 del Comune di Cordignano. Nel corso del mese in corso vi sono stati altri 4 incendi: il 10 e il 13 febbraio a Caneva e il 11 e 14 sulla SR466, strada che porta al Piancavallo.
Le indagini dei carabinieri sono partite dall’interrogatorio di alcuni testimoni e dalle attività di controllo e pedinamento, che hanno portato a considerare dolosa la natura degli incendi e a individuarne il responsabile, persona affidata in prova ai servizi sociali per altri reati. È stata, infatti, accertata la sua presenza negli orari e nei luoghi di tutti gli incendi sempre a bordo dell’utilitaria Volkswagen Polo grigia.
Il modus operandi era sempre lo stesso: l’uomo si accostava a bordo della strada e con rapidità appiccava il fuoco mediante l’uso di un accendino. Stamattina è stato ancora un tratto del SR466 ad essere preso di mira, stavolta al Km 1.
I Carabinieri hanno avvistato l’uomo sulla strada a bordo della quale aveva appena appiccato l’incendio. Questi, vedendosi scoperto ha cercato di disfarsi dell’accendino utilizzato per l’accensione e poi ha tentato la fuga urtando frontalmente l’auto “civetta” dei Carabinieri.
È stato quindi bloccato e ammanettato. Nel frattempo l’incendio, sfruttando un leggero vento e una giornata di sole, ha cominciato a “camminare” in alto verso la strada, dopo il tornante. Sono dovute intervenire due squadre dei Vigili del Fuoco di Pordenone, la Protezione Civile di Aviano e personale della Stazione del Corpo Forestale Regionale di Polcenigo per circoscrivere e spegnere l’incendio.
Le fiamme, che hanno interessato un’area i 2000 metri quadrati, hanno danneggiato i cavi della società “Telecom” e soprattutto, se non opportunamente controllate, avrebbero potuto pericolosamente avvicinare l’istituto IAL – Scuola alberghiera di Aviano che si trova sulla stessa direttrice a meno di 1 km.
All’arrestato vengono addebitati in totale 15 incendi dolosi appiccati tra i Comuni di Caneva, Aviano, Polcenigo e Cordignano. In totale, considerati tutti gli episodi, l’area boschiva distrutta dalle fiamme si aggira su svariate decine di ettari e solo la professionalità, la prontezza e la rapidità dei Vigili del Fuoco della Provincia di Pordenone e la Protezione Civile di Caneva, Aviano e Polcenigo hanno permesso che non vi fossero conseguenze ancora peggiori.
Soprattutto nelle prime fasi delle indagini, inoltre, è stata preziosa la collaborazione del personale della Stazione del corpo Regionale forestale di Polcenigo. L’arrestato, su disposizione del PM di turno della Procura di Pordenone, è stato tradotto presso la casa circondariale di Udine.
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