In Fiera a Pordenone la casa del futuro: ecco come sarà
L’interesse di chi deve costruire o ristrutturare fabbricati. Attenzione all’ambiente e alla riduzione dei consumi
Massimo Pighin
Un pubblico numeroso e consapevole. Rispetto all’ultima caratteristica, dalla prima edizione, tenutasi oltre dieci anni fa, la crescita è stata importante. Ed è andata di pari passo con l’interesse suscitato da Ecocasa, l’evento iniziatosi venerdì a Pordenone fiere e che si concluderà domenica.
Nella prima giornata le presenze sono state buone: gli addetti agli stand hanno avuto la possibilità di interagire coi visitatori, ma anche con gli operatori dei settori del risparmio energetico, delle energie rinnovabili, della bioedilizia e della mobilità sostenibile.
La mostra-convegno della green economy specialistica, insomma, conferma il suo ruolo di punta nel panorama del settore nel Nordest, dopo i riscontri positivi dell’edizione tenutasi, per ragioni legate alla pandemia, lo scorso settembre. Lo si evince parlando con gli espositori, che riferiscono di avere tanti contatti durante Ecocasa, molti dei quali si tramutano in affari, vendite, atti concreti.
Va fatta una distinzione nel cercare di analizzare il ruolo e i possibili sbocchi futuri dell’appuntamento. Da un lato c’è la contemporaneità, ovvero la corsa alla ristrutturazione, alla riqualificazione di edifici, che l’incertezza normativa non pare avere placato. Accanto a questo elemento, ce n’è un altro più strutturato, che trova fondamento nella peculiarità cui si faceva riferimento all’inizio: la consapevolezza.
Concetto che si può tradurre, da un lato, come ricerca di migliori condizioni di comfort e, dall’altro – e qui ritorniamo nel presente, visti i costi delle bollette –, nel tentativo di ottenere un risparmio energetico. Sullo sfondo, ma non marginale, l’attenzione all’ambiente. Fattori che spiegano le presenze elevate e la soddisfazione delle aziende e che sono “spinti” da un ultimo aspetto: l’ingresso gratuito.
Un esempio calzante riguarda le case ecologiche: a Ecocasa c’è anche la cordenonese Cozzarin. C’è sempre più riscontro per le case in legno: sono molto richieste e i consumatori più informati. Si è alzata anche l’età di chi li acquista. Se un tempo erano scelte prevalentemente da giovani, oggi le vogliono anche persone più mature.
Comfort e risparmio energetico gli elementi trainanti, ma anche costo certo: quando si chiude il contratto, si sa quello che si spende. La pordenonese Rri produce invece impianti radianti a foglia.
Strumenti che abbattono i consumi dal 30 al 50 per cento, possono gestire anche il fresco e scaldano una casa in pochi minuti. Anche in questo caso, comfort e risparmio fanno si che l’interesse sia in aumento.
E i visitatori? La maggior parte sceglie Ecocasa per farsi un’idea in vista di un intervento di ristrutturazione. Arrivano anche da fuori, c’è la sensazione di avere un’ampia proposta tra cui scegliere. Molti frequentano l’evento fieristico da anni e, raffrontando questa edizione con quella del passato, rilevano che l’ingresso libero è stata un’ottima scelta. C’è molto da vedere, si diceva, compresi i sistemi di purificazione per l’acqua, utili anche per ridurre il consumo di plastica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori