Blues carichi di talento in tutte le zone del campo: Sterling e Koulibaly gli ultimi botti di mercato
Gli avversari dei bianconeri, arrivati ai quarti di Champions, sono tosti. E dopo il 4-0 americano dall’Arsenal mister Tuchel è pure arrabbiato
simone narduzzi
Non sarà certo la rocambolesca eliminazione Champions avvenuta lo scorso aprile per mano del Real Madrid a ridimensionare il prestigio internazionale di un club come il Chelsea.
Non fosse perché, dallo scontro fra le due superpotenze mondiali, uscì poi la squadra che si sarebbe aggiudicata il trofeo più ambito. Detronizzando, di fatto, proprio gli inglesi campioni in carica. Nemmeno un pre-campionato vissuto in sordina, senza acuti – almeno sul campo –, può essere quindi sufficiente per sminuire una compagine che, in fin dei conti, ha subito ben poche variazioni rispetto al gruppo salito sul tetto d’Europa soltanto un paio di stagioni fa.
Ai danni del Manchester City: e proprio dalla rosa di Pep Guardiola, sconfitta in quella serata di maggio allo stadio do Dragão di Porto, i Blues hanno appena prelevato la stella della nazionale inglese Raheem Sterling, approfittando del desiderio dell’attaccante, ancora ventisettenne, di cambiare aria dopo sette annate spese al servizio dei Citizens; 56 i milioni versati nelle casse dello sceicco Mansour: l’asso dei Tre leoni è uno dei pericoli con cui stasera potrebbero avere a che fare i ragazzi di Andrea Sottil. Uno, beninteso: non certo l’unico.
Molti infatti i top player di stanza quest’oggi al Friuli: dal tedesco Havertz, decisivo, due anni fa, nella finale continentale vinta dai suoi in Portogallo, al connazionale Werner, centravanti di recente accostato alla Juve. L’inglese classe ’99 Mount arricchisce un reparto avanzato orfano sì di Lukaku – il belga, ad ogni modo, a Londra non verrà rimpianto – ma reso micidiale anche grazie all’apporto del talentino Usa Pulisic.
A centrocampo, la star più attesa è Kante: il francese, campione del mondo uscente, è da poco rientrato fra i ranghi dei Blues perché escluso dalla tournée americana vissuta, nelle scorse settimane, dai compagni. Non certo per scelta tecnica, sia chiaro: bensì per via delle leggi anti-Covid vigenti negli Stati Uniti, regole in contrasto con il suo status di non vaccinato.
Tanti poi i volti “nostrani”, a partire dall’ex Napoli Koulibaly, neo-acquisto dei londinesi pagato la bellezza di 38 milioni. Con lui gli italiani Jorginho ed Emerson Palmieri oltre ai vari Thiago Silva (colonna del Milan di Allegri) e Kovacic (ex Inter e Real Madrid). Nomi noti, profili di spicco. Dal primo all’ultimo. Eppure… Eppure il team londinese non sembra passarsela al meglio in questa fase di preparazione che introduce ai primi impegni ufficiali della stagione. Lo dimostra lo sfogo di Tuchel a margine del ko, fragoroso, subito dai suoi nella sentita amichevole contro l’Arsenal giocata domenica in Florida, 4-0 il punteggio. «Abbiamo meritato di perdere – ha detto il tecnico –, al momento non siamo competitivi. L’aspetto più preoccupante riguarda il nostro livello di impegno sul piano fisico e mentale». Da qui il preventivabile sentimento di rivalsa che muoverà il Chelsea in vista del match odierno. Negli altri incontri disputati sul suolo statunitense, i Blues avevano superato per 2-1 i messicani del Club America incappando, poi, nella battuta d’arresto col Charlotte, squadra del North Carolina (5-3 ai rigori). Ora, per loro, il rientro in Europa. E l’arrivo a Udine.
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