Andrea Sottil tra passato e futuro dell’Udinese: «Ci è mancata la vittoria nei pareggi ottenuti contro la Lazio o a Cremona»
Il tecnico ha parlato ieri dell’ultimo mese di un campionato sorprendente: «Fisiologicamente abbiamo perso un po’ di brillantezza, non siamo calati»
Pietro Oleotto
Andrea Sottil a 360 gradi, dall’ex allievo Sabiri protagonista ai Mondiali con il Marocco (e associato anche all’Udinese sul mercato) al “suo” Ebosse, dai rimpianti sulle partite che avrebbero potuto portare più punti nella prima parte della stagione, comunque strabiliante, alle ammissioni sullo stato di forma dei bianconeri, per finire con un report da papà sulle condizioni di Riccardo, il figlio che gioca nella Fiorentia e che si è dovuto operare a causa di un’ernia. Ecco il sommario degli argomenti affrontati dall'allenatore di Venaria Reale nell’ospitata di ieri a SkySport24, per svelare non solo le ultime sui bianconeri, già al lavoro dopo un break di 12 giorni, ma alle prese con più di qualche infortunio (come riferiamo nei dettagli in questa stessa pagina, ndr).
La preparazione
Proprio la sosta è finita sotto la lente di Sottil che ha raccontato nei dettagli i suoi piani: «Chiaro che è atipica, non è mai capitata – ha spiegato il tecnico –, ma come giorni di pausa si avvicina molto a una classica pausa invernale, perché alla fine 9-10 giorni si concedono anche sotto Natale. Sono da gestire, invece, i giorni che porteranno al 4 di gennaio, questo è realmente atipico: noi abbiamo scelto di restare in sede, abbiamo delle super strutture, all’avanguardia, per me è una grande fortuna. Così abbiamo deciso di organizzare delle amichevoli con una progressione di difficoltà graduale, ma nelle prime settimane smaltiremo un po’ del sovraccarico accumulato».
Le considerazioni
A questo punto è scattata la domanda sul presunto calo dei bianconeri nell’ultimo mese di campionato, caratterizzato da risultati meno brillanti di quelli a cavallo tra settembre e la prima parte di ottobre. «È chiaro che quando parti e fai sei vittorie di seguito poi ci sono grandi aspettative e un pareggio può sembrare una delusione o un risultato negativo, cosa che non è – ha raccontato Sottil –. Secondo me, tuttavia nell’ultima parte del campionato c’è stato qualcosa di diverso: abbiamo fatto la prestazione, ma poi è mancata la vittoria, come è successo nei pareggi con la Lazio o a Cremona. Poi, perdendo anche qualche giocatore, ma non lo dico come alibi, fisiologicamente abbiamo perso un po’ di brillantezza. Ecco, noi abbiamo perso in brillantezza, non siamo calati. E visto che nelle ultime partite si sono infortunati anche a Deulofeu e Nuytinck, la sosta è arrivata al momento giusto.
Gli indizi
Ma, come accennato, Sottil ha parlato anche d’altro, sconfinando in casa Sampdoria, dove si stanno fregando le mani per il Mondiale di Sabiri, giocatore per il quale le voci di mercato non mancano, dalla Fiorentina al Bologna, passando pure per l’Udinese. «L’ho allenato nell’Ascoli: è un giocatore dotato di una grandissimo talento, alto 188 centimetri, io lo chiamo tuttocampista. Ha dei parametri fisici impressionanti ai quali abbina una grandissima tecnica e una cerca genialità». Una “scheda tecnica” esaltante che Gino Pozzo deve già avere tra le proprie mani da tempo.
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