Udinese, l’amichevole con il West Ham per ripartire in attesa del rientro in campo
L’intervista a David Di Michele: «Sottil vuole test importanti per far calare subito la squadra nel clima campionato, il 4 gennaio non è poi così lontano»
STEFANO MARTORANO
«Affrontare due big in amichevole come West Ham e Athtletic Bilbao serve per alzare subito l’agonismo e credo che Sottil abbia voluto due test così probanti proprio per far capire che non c’è tempo da perdere in vista della ripresa». David Di Michele interpreta così la scelta dell’Udinese di affrontare subito due big straniere, e nell’analizzare i pro e i contro di questa sosta trova anche lo spazio per il personale amarcord, visto che l’attuale allenatore della Turris, in serie C, ha giocato per una stagione negli Hammers londinesi.
Di Michele, quindi l’Udinese ha fatto bene a piazzare subito due test impegnativi?
«Niente di meglio che ripartire subito contro una squadra fisica come il West Ham e una tecnica e fisica come l’Athletic Bilbao per alzare subito l’agonismo, e ci leggo anche un chiaro messaggio di Sottil alla squadra. Non c’è tempo da perdere e non si può scherzare perché la partita contro l’Empoli, al 4 gennaio, non è poi così lontano».
Campionato che l’Udinese tornerà ad assaggiare in anticipo con gli ultimi due test contro altre formazioni di serie A come Lecce e Cremonese...
«Bisogna riabituarsi ai ritmi del campionato e prima lo si fa e meglio è, anche perché la sosta porta delle incognite. È difficile capire che Udinese si rivedrà, ma è certo che Sottil lo vorrà capire per primo e per farlo ha bisogno di rimettere in riga la squadra con test impegnativi».
Per lei Udinese-West Ham vale un doppio ricordo da ex. Come ricorda la sua esperienza a Londra nel 2008?
«Eccezionale, perché ho giocato in una società importante e nel campionato più bello del mondo, dove il calcio è vissuto anche attraverso regole rigide e formative. Ho avuto la fortuna di giocare nel vecchio stadio dell’Upton Park, col calore del pubblico e conclusi la stagione con 4 gol e 12 assist, con Zola allenatore che mi ha insegnato tantissimo».
Che West Ham vedranno i tifosi dell'Udinese domani?
«Una squadra competitiva che ha acquistato giocatori importanti e che a maggio è arrivata in semifinale di Europa League. So anche che ci sono molti tifosi degli Hammers in Italia, grazie anche a quanto fece Paolo Di Canio con quella maglia».
Qual è il suo giudizio sull'Udinese vista fin qui all’opera?
«Mi ha colpito l’impatto e l’impronta data da Andrea, che a questa squadra ha impresso un’identità stabile attraverso una mentalità e tipologia di gioco. Si è creata un’armonia e una compattezza importante».
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