L’Avatar 2 di Cameron favola ipertecnologica in 192 minuti di magia
A Pandora ritroviamo Jake Sully e la principessa Neytiri. Uno spettacolo di miracoli digitali, inno ecologista e pacifista
GIANMATTEO PELLIZZARI
Come per tutti i film che hanno fatto la storia, anche per “Avatar” di James Cameron è stato speso un numero infinito di parole. Davvero infinito. Dobbiamo aggiungerne altre o possiamo saltare i convenevoli, parlando direttamente del bellissimo (attesissimo) “Avatar – La via dell’acqua”? Monumentale favola ipertecnologica, sontuoso inno ecologista e pacifista, la nuova creatura di Cameron sfodera gli stessi pregi (visivi) e gli stessi difetti (narrativi) del capostipite. Di fronte a un’operazione così straordinaria, però, ci sembra quasi offensivo evidenziare la gracilità della sceneggiatura e il sovradosaggio del sentimentalismo…
Avevamo lasciato Jake Sully e la principessa Neytiri a vivere felici e contenti sul pianeta Pandora, perché una favola è una favola, e sul pianeta Pandora li ritroviamo. Sempre felici, sempre contenti (adesso hanno cinque figli). Peccato che l’esperienza cui sono sopravvissuti, cioè la guerra tra umanoidi buoni (i Na’vi) e terrestri cattivi (gli invasori della multinazionale RDA), non sia più solamente un ricordo: i terrestri cattivi hanno ancora voglia di saccheggiare le risorse naturali di Pandora. E hanno pure voglia di vendicarsi. Ci riusciranno? “La via dell’acqua” risponde alla domanda con 192 minuti di puro spettacolo e trasferisce l’azione dentro gli abissi marini, moltiplicando i miracoli digitali del 2009 (assolutamente pazzesche la motion capture e la performance capture del cast)! 192 minuti sono una durata feroce, sì, ma non lasciatevi intimidire: il racconto si snoda senza problemi di ritmo (escludendo un lungo intermezzo bucolico-disneyano) e sfocia in un fantastico sottofinale che mozza il respiro (godetevi l’autocitazione di “Titanic”). Da quanto tempo la magia del grande schermo non riconquistava, poderosamente, la propria lucentezza?
Avatar – La via dell’acqua. Regia di James Cameron con Sam Worthington, Zoe Saldana, Kate Winslet, Sigourney Weaver (Usa, 2022).
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