Ebosse, il ginocchio si è rotto: ora la difesa dell’Udinese è davvero all’osso
Staffetta con Masina rientrato con l’Inter, ma Perez è in dubbio e Bijol squalificato
Stefano Martorano
Ha ritrovato Adam Masina, ma ha perso Enzo Ebosse l’Udinese uscita sconfitta dall’Inter a San Siro, là dove il mancino camerunense potrebbe aver chiuso in anticipo la sua stagione, contribuendo così all’emergenza difensiva che in vista dello Spezia è alimentata dall’attesa squalifica di Jaka Bijol e dal recupero ancora incerto di un Nehuen Perez assente a Milano, ma tornato a correre ieri al Bruseschi.
A meno di clamorosi colpi di scena, infatti, oggi arriverà il verdetto relativo alla lesione del legamento crociato del ginocchio destro che Ebosse ha distorto all’8’ del primo tempo, quando nel tentativo di contrastare Lukaku il numero 23 è caduto facendo perno sul ginocchio, andato in leggera rotazione. L’esito degli esami è atteso per questa mattina e farà chiarezza sulla diagnosi esatta, ma da quanto filtrato ieri, alla ripresa della preparazione, è più che probabile che Ebosse debba ricorrere all’intervento chirurgico, con tanti saluti quindi al resto della stagione, considerati i cinque mesi abbondanti di recupero in media stimati per il ritorno all’attività.
Sofferenze e tempi che Adam Masina conosce bene, visto che ha atteso 163 giorni dalla rottura del legamento crociato destro riportato il 31 agosto con la Fiorentina, prima di fare rientro in campo sabato sera al Meazza, quando è stato proprio il marocchino a rilevare Ebosse, in una staffetta simbolica dal valore emotivo, ma tutt'altro che preventivata e soprattutto mal gestita dalla panchina. Sì, perché basta rivedersi quanto è successo tra l’8’ e il 17', il minuto in cui Masina è subentrato mentre Lukaku stava posizionando il pallone sul dischetto per battere il rigore assegnato al 16’, per capire che assieme al ginocchio di Ebosse ha girato anche il primo tempo di un’Udinese rimasta in dieci proprio nell’azione del “rigorino” di Walace su Dumfries.
Nove lunghissimi minuti, quelli intercorsi tra l’infortunio del camerunense e la sua uscita, in cui Ebosse prima è stato soccorso dai sanitari bianconeri e poi ha ripreso a giocare, salvo poi accasciarsi a terra al 12’, uscendo giusto sessanta secondi dopo. Da quel momento sono passati altri quattro minuti prima del cambio, di vedere Masina correre per prendere posizione al limite dell’area di rigore, in attesa del penalty. Fatalmente, è stato proprio lui a mettere in corner la respinta di Silvestri sul sinistro di Lukaku, un salvataggio tuttavia vanificato dal Var che ha pizzicato l’entrata in area anticipata del marocchino, facendo ripetere il rigore poi segnato nel replay.
Mistero, dunque, sui quattro minuti che sono serviti per preparare il cambio, con l’Udinese in dieci, e anche un punto interrogativo da piazzare adesso accanto alla resistenza di Masina, che almeno contro lo Spezia dovrà reggere 90’ e oltre, visto che assieme a Rodrigo Becao risulta uno dei due centrali attualmente disponibili, un numero che senza il recupero di Perez potrebbe costringere Sottil a passare alla difesa a quattro.
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