Sottil non può contare su Becao prigioniero di un contratto che non vuole rinnovare
I problemi muscolari sono stati risolti in poco tempo, mentre si sono acuiti quelli relativi alla sua situazione contrattuale, col giocatore deciso a non prolungare il suo contratto con l’Udinese, in scadenza a giugno 2024
Stefano Martorano
È un intreccio di mercato che si affaccia anche al Bruseschi e che interferisce non poco sulla preparazione dell’Udinese in vista dell’ultima di campionato con la Juventus, quello di Rodrigo Becao. A meno di un clamoroso ribaltone, infatti, Andrea Sottil non potrà contare sull’esperienza e il vigore del brasiliano contro la Juve, un titolare fisso che domenica servirebbe come il pane a fronte dell’emergenza difensiva causata dalle squalifiche in contemporanea di Jaka Bijol e Marvin Zeegelaar, e dal forfait di Adam Masina, arresosi definitivamente al problema muscolare alla coscia sinistra rimediato a Salerno.
Ieri il nazionale marocchino avrebbe dovuto sostenere un provino, ma dopo un primo tentativo e un breve consulto si è deciso di non rischiare guai peggiori. Masina quindi non è sceso in campo al Bruseschi insieme al gruppo squadra e lo stesso ha fatto Becao, la cui esclusione dalla lista dei convocati, sabato scorso a Salerno, era risultata prima sorprendente e poi motivata in via ufficiale da un lieve risentimento muscolare.
In realtà, i problemi muscolari sono stati risolti in poco tempo, mentre si sono acuiti quelli relativi alla sua situazione contrattuale, col giocatore deciso a non prolungare il suo contratto con l’Udinese, in scadenza a giugno 2024.
Nel definire la situazione, il dt Pierpaolo Marino si è detto «spiazzato dal comportamento di Becao», ovvero da un diniego che non solo sta portando alla separazione in casa, con la conseguenza di un Becao praticamente ai margini della rosa e quindi indisponibile per Sottil contro la Juve, ma che potrebbe anche incidere sul mercato, prestando il fianco a operazioni più vantaggiose per il giocatore.
Avviandosi a scadenza (nel giugno 2024), infatti, Becao può scegliere l’offerta più allettante in termini di ingaggio personale, facendo spallucce all’indennizzo spettante alla società, ovvero al “cartellino” che l’Udinese non vorrebbe proprio svendere dopo averlo portato sui 15 milioni, tanti quanti il club ne chiedeva a gennaio a Everton e Nottingham Forest, ma anche ad alcune società italiane interessate.
Tuttavia, è proprio questo il rischio che sta correndo l’Udinese, se è vero che il brasiliano si troverebbe già in mano un accordo col Fenerbahçe, disposto a ricoprire d'oro il difensore, in cambio di soli 6 milioni da dare all’Udinese. Poco, troppo poco, e non solo perché poi il club dei Pozzo dovrà girare il 15% della futura vendita al Bahia, come da accordi predefiniti al momento del suo acquisto, nel 2019.
Ecco perché la società bianconera si sta adoperando anche in via diplomatica con l’entourage di Becao, proponendo un ventaglio di pretendenti che potrebbero convincere il brasiliano a mollare l’offerta turca. Al momento c’è dunque un vero e proprio braccio di ferro tra le parti, un atto di forza che potrebbe portare l’Udinese anche a tenere fermo il giocatore per l’intera prossima stagione, qualora non si arrivasse a un accordo.
Nel frattempo Sottil studia un assetto difensivoa d’emergenza con James Abanwah, Walace e Nehuen Perez titolari per un inedito tridente arretrato domenica sera contro la Juventus.
I commenti dei lettori