Chi pensa ai poveri italiani?
In tv molte le gare per raccogliere fondi destinati agli stranieri bisognosi. Va bene, ma qualche volta guardiamo anche la miseria di casa

di Gian Paolo Polesini
C'è una selva di mani tese, sopravvivenza è la parola del decennio. Potendo, volendo, fidandoci, chi ha soltanto un poco più degli altri può condividere. Qualche sottrazione malandrina l'abbiamo beccata, il gruppo di raccolta è disonesto e il denaro destinato ai poverelli serve - maledizione - per abbellire le ville dei filantropi (con gli schei degli altri).
Nella terra dei cachi (cit.) devi avere occhi anche sulla schiena, vuoi mai un'azione vigliacca. Passando dalle parti di "Con il Cuore 2014 - Nel nome di Francesco", col solito Carlo Conti a far di tutto (dicono spenga la luce di Saxa Rubra ogni sera, dopo una passata veloce alle scale), è venuto su con naturalezza un principio frequente italiano: allungare speranza alle sofferenze straniere, evitando accuratamente di vedere le ristrettezze casalinghe.
Lo show dei frati - ben zeppo di star - ha stimolato la generosità popolare affinché il raccolto stampi un sorriso momentaneo, almeno, sui volti di filippini e kenyoti, fratelli nell'inferno del mondo, tra i tanti inferni del mondo.
Facciamo un salto triplo sopra la trasmissione - sottratta dalla piazza di Assisi per temutissimi cataclismi atmosferici e sbattuta nel refettorio - non molto vecchio "Rai style", diciamolo, e giusto ne approfittiamo per sputare un rospaccio che ci impedisce il respiro lungo.
Tocca sempre all'Italia dare una pacca sulle spalle dei disgraziati foresti? Noi, tutti ricchi? Esistono, eh, i "rovinati" dalla mafia, dal governo, da Equitalia, da Montecitorio. I posti caldi della battaglia sovrastano quelli genuini. Mai uno stracacchio di palcoscenico montato appositamente da anime pie che s'intestardiscono di dare le ore contate alle povertà nazionali.
A caso, così...: gli orfani, i vecchietti lasciati marcire in certe case che te le raccomando, le migliaia di clochard dimenticati sotto i cartoni. Nulla. E a 'sta gente chi ci pensa? Mica i varietà tedeschi.
Certo, urgenze diverse. Noi dobbiamo mantenere gli yatch degli onorevoli, mentre nell'altro emisfero manca l'acqua potabile. Giustissimo. Mandiamo loro ciò che possiamo, ma una tantum guardiamo negli occhi la fame proprio a due passi dai nostri appartamenti con Sky, valà.
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