"Musei ai privati, vendita delle farmacie e più edilizia sociale"
I suggerimenti dei consiglieri di minoranza per il bilancio. Mancano 3 milioni, serve fantasia per aumentare le entrate
PORDENONE. Per la prima volta Renzo Mazzer, l’assessore al bilancio, ha invitato tutti i capigruppo per presentare informalmente – prima delle commissioni e del consiglio – il bilancio 2015. Ma quello che ha portato a casa (un nuovo incontro si terrà la settimana prossima) non sono state proprio pacche sulle spalle.
Accanto alla critica di «bilancio ragionieristico» che arriva unanime da Francesco Giannelli (Forza Italia), Giuseppe Pedicini (Nuova Pordenone) e Loris Pasut (Il Ponte), sono arrivate anche delle proposte concrete. Proposte che l’amministrazione potrà prendere in esame o meno.
Musei. Giuseppe Pedicini ha recuperato una proposta che aveva già avanzato in passato senza successo. «Spendiamo 1,2 milioni di euro per la gestione del museo d’arte, quello di Scienze naturali e quello archeologico di Torre. Senza che ci portino nulla. Perché non provare – è la proposta – a mettere a gara la gestione, come si è fatto con le sale di Cinemazero?».
Partecipate. Tema centrale, sia per Pedicini che per Giannelli (Forza Italia) è quello delle società partecipate. E’ tempo di fare scelte: «Le farmacie comunali rendono un decimo di quelle private. Questo deve portare a porsi degli interrogativi, a valutare altre strategie». Aggiunge Giannelli: «In questo momento servono coraggio e attributi. Fare impresa in settori come le pompe funebri, le farmacie, i musei. che potrebbero essere appaltati ai privati per fare azienda assieme, bisogna sperimentare».
Entrate. Alcuni consligli sono arrivati sempre per aumentare le entrate di bilancio. «In altri Comuni – ha esplicitato Pedicini – le società che gestiscono l’acqua la imbottigliano e la vendono. Pordenone ha un’acqua di qualità, perché non fare altrettanto? Basta copiare quello che viene fatto da altri».
Giovani. Nota dolente secondo Giannelli è poi quella che riguarda i giovani: il bilancio di previsione, che sarà aggiustato solo in fase di assestamento, sperando nei trasferimenti della Regione – all’appello al momento mancano 3,4 milioni – prevede tagli per 900 mila euro circa, complessivi, a tutte le attività che interessano i giovani. «Qui invece bisogna investire».
Edilizia. E poi «bisogna che il bilancio, che è l’ultimo a disposizione di questa amministrazione per fare vedere che idea ha per questa città, dia segnali chiari sull’urbanistica. Si sta facendo il piano regolatore? – ricorda Giannelli –. Si faccia cenno a quali sono gli indirizzi nel bilancio. Lo stesso sul social housing, l’edilizia a prezzi calmierati». Sul tema edilizia secondo Nuova Pordenone «il bilancio dovrebbe contemplare sgravi fiscali perché la premialità delle cubature in quest’epoca – rimarca Pedicini – non è allettante per nessuno. Di cubatura inutilizzata ne abbiamo molta e non ne abbiamo bisogno».
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