Area al buio. Il Comune ordina: «Riaccendete i lampioni»
Non c’è pace per il parco commerciale che ospitava Ovvio, Semeraro e Supercoop. «Non c’è la sicurezza»
ROVEREDO. Area commerciale al buio, il Comune impone ai proprietari di riaccendere i lampioni. Nuove grane per la superficie di vendita alle porte di Roveredo, un tempo sede dei marchi Ovvio e Semeraro, nonché della Supercoop.
Come se non bastassero la chiusura dei tre negozi – con tutti i problemi occupazionali che ne sono derivati – e le difficoltà da parte dell’amministrazione locale di richiamare i proprietari ai loro doveri in termini di manutenzione e pulizia dell’area, da qualche tempo a questa parte i punti luce che dovrebbero illuminare l’esterno dei capannoni (sfitti e non) sono spenti. «Non vengono garantite le condizioni minime di sicurezza sul parcheggio nelle ore notturne», riferisce il sindaco Mara Giacomini, firmataria dell’ordinanza che impone ai proprietari di provvedere, entro 15 giorni al massimo, al ripristino dei lampioni.
Cinque i destinatari dell’ordinanza emanata dal primo cittadino: Franciacorta red, Bnp Paribas lease group, Del Ben abbigliamento, Sagi Holding, e l’avvocato Maurizio Consoli in qualità di commissario liquidatore delle Coop operaie di Trieste. Sono infatti questi i soggetti che si suddividono gli oneri economici per mantenere in funzione i punti luce. Spese che ricadono anche sugli operatori che non sono più presenti nell’area.
A proposito del futuro di questo comparto commerciale, qualche barlume di speranza proviene dalla manifestazione d’interesse del gruppo austriaco Rutar, leader nella vendita di mobili nell’Europa centrale e orientale con 13 sedi dislocate tra Austria e Slovenia. Le trattative, naturalmente, sono di natura privata, anche se l’amministrazione roveredana sta «procedendo a spron battuto», per dirla con le parole di Giacomini, per tentare di mettere d’accordo le parti, per quel che può essere di sua competenza. Il destino di quest’area, d’altra parte, è una questione d’interesse per il Comune di Roveredo e non solo. A dare un’ulteriore spinta in avanti alle contrattazioni potrebbe contribuire anche la riqualificazione dell’ex pista carri, di collegamento con San Quirino. L’opera, di competenza della Provincia e già finanziata per 5 milioni di euro, sarebbe dovuta partire sulla carta nel 2015 di pari passo con la costruzione della rotonda all'incrocio tra via Pionieri e via Risorgimento.
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