Oggi l’autopsia, poi l’addio alla coppia
Roveredo in Piano, l’esame dovrà confermare giorno e ora del delitto nonché la dinamica. I funerali forse mercoledì
ROVEREDO IN PIANO. Dalle autopsie le conferme, salvo improbabili colpi di scena, alla ricostruzione investigativa, poi il nulla osta e i funerali di Giuseppina e Roberto Redivo, domani o mercoledì. Sulla base dell’incarico affidato dal procuratore facente funzioni Federico Facchin, l’anatomopatologo Valentina Zamai, lo stesso che ha eseguito il sopralluogo nell’appartamento della coppia, in via Carducci, dovrà dare certezze su ora e giorno del decesso, cause e natura delle lesioni, esami tossicologici, farmacologici e alcolemici sulle salme.
La morte della coppia, secondo la prima ispezione, potrebbe risalire addirittura a mercoledì 5 aprile, ovvero la sera prima del rinvenimento, tra le 21 e le 24. Poco prima, infatti, la vicina di casa Maria Scarni aveva sentito chiudersi a chiave, a quattro mandate, la porta di ingresso dell’appartamento. I carabinieri della stazione di Fontanafredda, al comando del maresciallo Gaetano Romano, hanno ricostruito l’accaduto.
Giuseppina Redivo, 79 anni, pensionata, affetta da alcune patologie tipiche dell’età, avrebbe soffocato il marito, Roberto Redivo, 86 anni, costretto a letto per motivi di salute. Nella sua azione omicida avrebbe utilizzato prima un foulard e poi colpito ripetutamente al capo il coniuge con la base di un abat-jour. L’autopsia dovrà peraltro accertare se, prima d’essere ucciso, l’uomo è stato stordito o meno con farmaci, trovati nella cameretta predisposta per la lungodegenza. Il referto in mano agli inquirenti parla di morte sopraggiunta per traumi e strangolamento.
L’esame autoptico («un atto quasi dovuto, poi indagine chiusa») si svolgerà oggi, dalle 8, nel reparto di anatomia patologica dell’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone, dove le salme sono state portate la sera stessa del ritrovamento. I familiari degli anziani – i figli Maria Grazia e Maurizio – non hanno inteso nominare legali e periti: del resto, la dinamica appare piuttosto chiara ed è stato escluso l’intervento di altre persone nella scena del delitto.
Giuseppina Redivo, una volta ucciso il marito, si è tolta subito la vita: abiti per i funerali e biglietti erano stati preparati prima. L’anziana, uscita dalla cameretta, si è recata nella stanza matrimoniale e, con una borsa di plastica, si è soffocata, lasciandosi morire per asfissia. A ritrovare i genitori è stata la figlia Maria Grazia, che abita in paese.
La figlia aveva fatto visita ai genitori mercoledì come tutti i giorni. La madre non aveva mai aveva manifestato l’intenzione di fare del male a se stessa e al compagno di una vita. Non ottenendo risposte al telefono, giovedì, si era recata nell’appartamento, trovando i genitori già morti.
Al termine dell’esame odierno, verosimilmente nel pomeriggio, la procura rilascerà il nulla osta alla sepoltura e i funerali potranno essere fissati probabilmente per mercoledì. Da giovedì a lunedì prossimo, infatti, in concomitanza con i riti pasquali, non è possibile celebrare esequie.
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