Rete del gas in paese I controlli al centro di una disputa legale
BARCISBarcis finisce suo malgrado al centro di una controversia tra l’Eni e il ministero dello sviluppo economico. Al centro dell’attenzione un controllo effettuato nel maggio 2017 sull’impianto del...
BARCIS
Barcis finisce suo malgrado al centro di una controversia tra l’Eni e il ministero dello sviluppo economico. Al centro dell’attenzione un controllo effettuato nel maggio 2017 sull’impianto del gas che alimenta il paese. Si tratta di ispezioni periodiche da effettuare secondo rigidi protocolli di sicurezza. In quel caso il monitoraggio era stato condotto con una procedura equivalente (stando almeno ai pareri depositati dall’Eni). Di fatto, una società austriaca ha convalidato l’impianto senza dover interrompere il flusso del gas per alcuni giorni, come sarebbe avvenuto seguendo la prassi ordinaria. A dicembre 2017 l’Eni aveva chiesto al governo una deroga in sanatoria, ovvero l’attestazione postuma che quanto fatto a Barcis va bene.
A febbraio il ministero aveva negato il nulla osta. Ne consegue che l’Eni dovrà effettuare nuovi controlli. Il ricorso presentato al Tar per scongiurare questa eventualità è stato respinto. I giudici triestini si sono dichiarati incompetenti nel decidere se una procedura tecnica possa essere sostituita da un’altra. «In ogni caso vige il principio di precauzione – hanno sentenziato i magistrati – Le deroghe possono comunque essere date prima dell’intervento, non dopo come in questo caso». Oltretutto, si osserva «la ditta austriaca non risulta iscritta in un albo nazionale dei manutentori». —
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