Nuove case popolari in Sud Ferrovia Residenti in allerta
L’opposizione chiede chiarezza sul progetto del Comune Esposito: «Necessario un incontro anche coi servizi sociali»
MANIAGO
Il progetto comunale di creazione di residenze per meno abbienti anche in Sud Ferrovia, quartiere più popoloso di Maniago, ha acceso il dibattito tra i cittadini: a raccoglierne le preoccupazioni è stato il gruppo di opposizione Semplicemente noi, composto da Leonardo Esposito e Martina Canderan. I due rappresentanti dell’opposizione a breve incontreranno l’assessore alle politiche sociali, Andrea Gaspardo, che da due anni coordina il tavolo delle politiche abitative per l’Uti delle Valli e Dolomiti friulane e anche per i due Comuni che sono fuori dell’Unione (Cavasso Nuovo e Fanna), e una delegazione dei servizi sociali per vederci chiaro e capire a che punto sia il piano.
«I residenti nel quartiere sono preoccupati per questo progetto – ha fatto sapere Esposito –. Non è una questione né di diffidenza né di razzismo: la popolazione vuole capire nel dettaglio quali siano le intenzioni dell’amministrazione Carli e conoscere le modalità con cui verrà messo in campo il piano. Gli interrogativi sono numerosi ed è doveroso che l’esecutivo fornisca risposte chiare».
«Non appena ci saremo confrontati con amministrazione comunale e servizi sociali, daremo un primo riscontro ai cittadini», ha dichiarato Esposito. La questione delle residenze per meno abbienti è emersa a marzo: l’obiettivo della maggioranza è realizzare due progetti, che contemplano da una parte l’acquisto di una palazzina con sei appartamenti in Sud Ferrovia, dall’altra la ristrutturazione di una casa a Maniagolibero, già di proprietà del municipio. Due piani per i quali è stato chiesto un contributo in Regione. Un’azione necessaria, dal momento che le richieste di aiuto che arrivano da persone e famiglie con difficoltà ad accedere al mercato degli affitti è in continuo aumento, ma allo stato attuale non si possono fornire risposte positive alla gran parte delle istanze, come aveva spiegato Gaspardo. Studiare soluzioni ad hoc è quindi una priorità.
La palazzina in Sud Ferrovia è già stata individuata: è composta da tre appartamenti tricamere, tre monocamera e un bicamere. Per quanto riguarda l’immobile in via Mazzini, a Maniagolibero, verranno ricavati due appartamenti per persone meno abbienti, che andranno ad aggiungersi ai 198 già esistenti in città. Il piano contempla un investimento di 300 mila euro stanziati dalla Regione: è dunque a costo zero per il municipio, come ha precisato l’assessore Gaspardo. L’edificio di via Mazzini verrà demolito e ricostruito. Il Comune non si occuperà della progettazione, che sarà seguita dall’Ater (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale): l’obiettivo è avviare i lavori il 30 giugno 2019 e completarli entro fine settembre 2020. La struttura verrà data in gestione all’Ater, che si occuperà pure di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il Comune rimarrà proprietario dello stabile. —
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