L’Udinese fa il colpo nel giorno di Scuffet
Vittoria pesante a Bologna firmata Di Natale e Nico Lopez
INVIATO A BOLOGNA. Il colpaccio, il colpo della strega di Brkic e - che ci venga un colpo - l'Udinese vince con un ragazzino di 17 anni tra i pali, Simone Scuffet, la partita più delicata dell’anno, la prima delle due sfide salvezza nell'arco di una settimana, a Bologna. Merito di una gara attenta, durante la quale i bianconeri hanno capitalizzato un rigore concesso allo scoccare del primo quarto d'ora, si sono difesi con ordine e hanno piazzato sul rettilineo finale il pugno del ko.
Non male per una squadra che aveva tremato (e poi perso) contro la Lazio con la vittoria tra le mani e aveva sfornato una prestazione sconcertante a Parma, laddove ci si attendeva una pronta reazione, una partita che aveva mandato su tutte furie Gianpaolo Pozzo. Magari non sarà merito del ritiro ordinato dalla società a inizio settimana, certo è che l'Udinese ha raccolto i primi punti dell'anno solare e, soprattutto, non ha subìto gol nell'arco di 90 minuti, cosa che non accadeva dalla sfida interna con la Fiorentina, alla fine dello scorso novembre. Già, la Viola, la prossima tappa della stagione bianconera, quella della semifinale di Coppa Italia: il primo atto martedì sera, ma questa è un’altra storia, alla quale Guidolin penserà da oggi utilizzando il bilancino del turnover, sul quale finiranno di certo Allan e Pinzi, ieri ammoniti e in attesa di squalifica contro il Chievo, visto che erano diffidati. É il campionato che verrà.
La puntata andata in onda a Bologna invece ci regala una clamorosa svolta a pochi minuti dal fischio d'inizio: dentro Scuffet, Brkic in tribuna con il mal di schiena, Kelava deluso in panchina. Dopo il flop del croato con la Samp, il Guido decide di lanciare il ragazzino in porta. Erano dieci anni che un friulano non faceva il titolare nell’Udinese: l’ultimo fu Fabio Rossitto nell’era Spalletti. Una scelta che alza l’asticella dell'attenzione del gruppo bianconero, tutto intento a proteggere il baby fin dalla presentazione davanti alla tribuna del Dall'Ara: Danilo gli rifila una pacca sulla nuca quando Scuffet si avvia verso l’area per proteggere i pali.
Da quel momento il ragazzino – meglio, il ragazzone – scoperto dal Donatello non tremerà mai. La difesa è chiusa a riccio, ma il possesso palla è quasi sempre bianconero, mentre il Bologna è poca roba: si lamenta per il rigore concesso (spinta di Pazienza a Lazzari) e realizzato da Totò, ma tira in porta solo con Diamanti, un tiro che neppure in Cina sarebbe finito nel sacco. Parata di Scuffet. Scuffet che non si distrae nella ripresa quando i rossoblù attaccano e l’Udinese si difende: pugni su un cross di Diamanti, uscita alta su Bianchi, tuffo a protezione di un missile di Moscardelli.
Guidolin inserisce Nico Lopez e poi il Mago: prima l'uruguaiano trova sulla sua strada Curci, poi chiude il conto in volata. Due a zero, missione compiuta si può respirare.
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