«Gioca chi è in forma la nostra stagione non è ancora finita»
Stramaccioni spiega non vuole un rilassamento del gruppo «Sette risultati utili nelle ultime 10 gare, bisogna continuare»
UDINE. Il caldo come primo potenziale pericolo, addirittura più della Samp in cerca del passa europeo e dell’ex al veleno Luis Muriel. Andrea Stramaccioni mette in ordine i fattori di rischio che potrebbero influire sulla prestazione dell’Udinese, chiamata a fare anche a meno di Allan e Badu. «Dobbiamo capire che se le temperature saranno quelle di oggi, sarà difficile mettere in campo le stesse qualità di intensità e aggressività con cui abbiamo giocato le ultime partite. Dovremo quindi essere bravi a capire quando essere aggressivi e restare compatti. Ci siamo allenati a temperature caldissime e dispiace disputare queste partite alle quindici, anche lo spettacolo ne può risentire».
Temperature a parte, può promettere una nuova prestazione dell'Udinese?
«Non faremo sconti, questo è certo, e finire bene è importantissimo. Non posso rimproverare un abbassamento di tensione ai ragazzi e sono sicuro che metteremo lo stesso spirito delle ultime partite. Anche io penso di dare segnali a riguardo, prova ne sia che non sto effettuando turnover o scelte che potrebbero dare segnali di gestione. Metterò in campo la formazione migliore e dovrà essere il primo segnale per fare la prestazione davanti al nostro pubblico, anche perché vogliamo continuare a fare punti dopo avere fatto sette risultati utili nelle ultime dieci partite».
Stramaccioni, torna Luis Muriel al Friuli, un giocatore che lei ha spesso difeso e che con la Sampdoria è andato in gol sempre fuori casa.
«Questa è una statistica che non ci deve toccare perché lui sa che questa è la sua prima casa. Muriel sa bene che deve dire grazie all'Udinese che se è arrivato nel calcio europeo che conta. Per quanto mi riguarda ho un buon rapporto con lui e sono contento che abbia trovato una continuità di presenza nella Samp. Qui era stato molto sfortunato, non era riuscito a stare in campo tre partite di fila, ma è normale che noi penseremo solo all'Udinese e se giocherà lui cercheremo di metterlo nelle condizioni di non fare bene».
Abbiamo dato precedenza all’ospite, ma questa sarà soprattutto la festa di Antonio Di Natale. Lo fa giocare vero?
«Non avevo dubbi a riguardo. Totò sta benissimo e credo che ne stia facendo anche la gestione migliore, quella che permette di mettere le sue qualità a servizio della squadra. Sarà per l’ennesima volta il nostro capitano e gli auguro di continuare».
Chi a suo fianco? In settimana ha provato spesso Perica.
«Dalla partita col Milan in poi ho sempre cambiato le tre coppie d'attacco, inserendo poi i cambi a partita in corsa. Per un allenatore avere la possibilità di cambiare gli attaccanti per cambiare la partita è fondamentale, Cambiare le caratteristiche di chi hai davanti è micidiale per la difesa avversaria. Ho quattro scelte, e ci aggiungo anche Aguirre che può giocare esterno e che a Verona con due accelerazioni ha fatto espellere Marquez. Chi andrà in panchina darà il suo contributo, premettendo sempre che la mia bravura deve consistere anche nell’inserire un giovane in un contesto che lo protegga e che gli permetta di esprimere le sue qualità».
Peccato non avere Allan e Badu…
«Sono due giocatori che hanno rappresentato il termometro della nostra aggressività in mediana, e quindi dovremo sopperire trovando altre caratteristiche».
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