Under 19, Meret porta l’Italia in finale
Il portiere udinese ancora tra i migliori nella semifinale vinta con gli inglesi. E domenica c’è la Francia
Tre parate decisive sfoderate a metà ripresa per contenere la reazione furiosa dei giovani leoni inglesi, e poi via a festeggiare al 90’ assieme ai compagni, per la finale appena conquistata. Continua dunque il “magic moment” del friulano Alex Meret, anche ieri tra i protagonisti del 2-1 inflitto all’Inghilterra, risultato che ha riportato la Nazionale Under 19 alla finale dell’Europeo di categoria, dopo l’ultimo approdo datato 2009.
Domenica a Sinsheim, alle 20.30, gli azzurrini si giocheranno il titolo contro la Francia che ha superato per 3-1 il Portogallo, in una sfida che potrebbe portare l’Italia a quel titolo che le manca dal 2003, quando i vari Chiellini, Aquilani, Padoin e Pazzini trionfarono sotto la guida di Berrettini. La ribalta di oggi invece è tutta per i “terribili” azzurrini guidati da Paolo Vanoli, ct che dalla sfida di ieri a Mannheim ha lasciato fuori Simone Pontisso, l’altro friulano in Nazionale. Il centrocampista codroipese non ha trovato spazio, e l’impressione è che Pontisso abbia pagato il non brillante esordio con la Germania. Meret invece ha risposto subito presente in questo Europeo, confermandosi decisivo anche ieri, in particolare tra il 23’ e il 33’ della ripresa, propio quando l’Inghilterra ha profuso il massimo sforzo per rientrare in partita dopo avere incassato il gol dello 0-2, firmato dal calcio di punizione di Federico Demarco. In quel frangente l’Italia ha saputo resistere, e dove non sono arrivati Coppolaro (ottima la prova del bianconero) e compagni, è arrivato Meret; il primo intervento è stato sul rasoterra di Ojo al 23’, a cui è seguito il tuffo sulla sinistra per opporsi alla conclusione di destro a giro di Onomah al 32’. Altra risposta un minuto dopo, su destro carico di rabbia di Brown, scoccato dall’interno dell’area di rigore. È così che Meret si è guadagnato la “pagnotta”. Il tutto, prima dell’autorete fortuita di Picchi, che ha beffato il portiere udinese spedendo il pallone in rete con la spalla, dopo essere stato colpito dal colpo di testa in disimpegno di Romagna. Meret a parte, l’Italia ha ricalcato le prestazioni precedenti, lasciando gran parte dell’iniziativa agli avversari, ma riuscendo a capitalizzare al massimo le sortite offensive.
Non a caso, il gol del vantaggio è stato trovato alla seconda offensiva di rilievo, dopo il colpo di testa a lato al 19’ di Panico. Al 26’ Favilli è stato steso in area dall’anglo-canadese Tomori, per un rigore inevitabile che Dimarco ha trasformato con freddezza spiazzando col mancino Woodman. A quel punto gli inglesi hanno ripreso a giocare cercando il gol, ma l’ottima guardia montata in difesa dalla coppia centrale Coppolaro-Romagna ha messo il bavaglio ai temuti Abraham-Solanke. In apertura di ripresa Favilli e Panico non sono riusciti ad arrivare in scivolata sul cross basso di Ghiglione, ma al 15’ ci ha pensato ancora Dimarco, letale nel cogliere l’incrocio dei pali calciando la punizione battuta dal limite dell’area.
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