Finalmente Brian L’Ol3 fa la sorpresa Miracolo Gonars
Voto alto anche per la tranquilla salvezza dell’Aurora Rive D’Arcano, Pro Fagagna e Flaibano dietro la lavagna
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UDINE. Due ascese in Eccellenza e tre retrocessioni in Prima categoria. Quasi la metà delle 12 squadre udinesi dell’ultimo campionato di Promozione è stata parte attiva nei verdetti definitivi, non facendosi mancare sorprese sia in senso positivo che negativo.
Queste le loro valutazioni al termine di una stagione che ha ridisegnato una “cadetteria” regionale che la prossima stagione vedrà al via solo 10 squadre della provincia di Udine, il minimo nelle 27 stagioni seguite alla riforma dei campionati varata nel 1991.
10 BRIAN (girone A, 66 punti). In testa dalla prima all’ultima giornata, rispettando gli univoci favori del pronostico dopo il mercato estivo. Cosa mai facile da gestire, soprattutto se ci pensa spesso la vulcanica dirigenza a ricordarli a ogni piè sospinto accrescendo le pressioni su tecnici e giocatori. Bravi mister Muzzin e i suoi ragazzi, perché vincere a Precenicco non è forse così difficile come a Roma, ma poco ci manca.
9,5 Ol3 (girone B, 54). Alzi la mano chi aveva previsto la risalita in Eccellenza dei portacolori di Faedis/Povoletto. Giù il cappello davanti al presidente Bertossi e al diesse Battistig per come hanno costruito al squadra rimotivando giocatori dati ormai per bolliti, a mister Candon per il modo in cui l’ha guidata tacitando i gufi che paventavano la sua inadeguatezza, e ai giocatori che hanno espresso tutti il massimo di loro stessi.
8,5 CAMINO (girone A, 45). La matricola giallorossa è andata ben oltre le aspettative sotto la sapiente guida di mister Temporini. Saldi il presidente Pellegrini e il ds Visano a sostenerlo nei momenti difficili che lo avevano portato a rassegare le dimissioni, e un plauso al gruppo per essersi ricompattato nel modo giusto dopo “l’affaire Ottogalli” creando i presupposti per un girone di ritorno da favola.
8,5 GONARS (girone B, 43). Ultimo a fino andata, nel ritorno ha ottenuto gli stessi punti della capolista Ronchi. Autentico miracolo di mister Paviz e della dirigenza che lo ha affiancato, mettendogli a disposizione risorse adeguate per invertire la tendenza.
8 VALNATISONE (girone B, 50). Resta l’amarezza per una finale play-off sfumata al 90’ contro l’Ol3, ma il terzo posto raggiunto dalla truppa guidata da Roberto Peressoni è pur sempre il miglior piazzamento dei valligiani dalla riforma del 1991. Hanno pesato la stagione-no del bomber Sturm e i tanti infortuni nei momenti chiave.
7,5 AURORA (girone B, 42). È arrivata la tranquilla salvezza che la società voleva. Il nuovo mister Busato ha gestito al meglio le risorse messegli a disposizione dalla dirigenza tenendo d’occhio le esigenze di bilancio. Modello da imitare.
6 RIVIGNANO (girone A, 23). Era predestinato alla retrocessione diretta, ed essere rimasto in corsa per la salvezza fino a 180 minuti dalla fine ingigantisce i meriti di mister Corosu. Non va dimenticata l’inadeguatezza della rosa messagli a disposizione da patron Paroni, la pochezza della juniores alle sue spalle, e i tanti infortuni. Di più non si poteva fare.
5,5 TARCENTINA (girone B, 37). La valutazione è figlia della media del 10 meritato con il primo posto occupato al 16° turno e l’1 da assegnarle per il catastrofico ritorno che l’ha portata sull’orlo dei play-out. La sufficienza, nonostante la salvezza, non arriva perché il suo allenatore Bearzi non avrebbe dovuto sapere dalla stampa che stava per essere esonerato.
5 PRO CERVIGNANO (girone B, 46). Partita con l’obiettivo di salire di categoria, mai vi si è avvicinata realmente anche a causa dei tanti infortuni. Troppo dipendente dai gol di Panozzo, la società ha allontanato mister Pozzar a 5 turni dalla fine senza ottenere quanto voleva.
4,5 RIVE D’ARCANO (girone A, 31). La dirigenza si diceva certa della salvezza diretta, non così i tecnici Peressotti prima e Negyedi poi. Il play-out con il San Quirino ha messo a nudo limiti di una squadra composta da troppi uomini che la categoria non l’affrontavano da anni.
4,5 FLAIBANO (girone A, 48). Tutto bene fino a gennaio, poi i nodi sono venuti al pettine. Non appena ha preso a girare male sono raffiorati i problemi societari che avevano portato alla frattura mai saldata della scorsa estate, con continue ripicche tra i clan della prima squadra e della juniores di cui entrambe hanno finito per fare le spese.
4 PRO FAGAGNA (girone A, 30). È scesa in Prima categoria per la prima volta dal 1991, al termine di una stagione nella quale gli equivoci si sono susseguiti con continuità. A partire dall’avvicendamento dei mister tra Zampieri e Foschiani, per proseguire con la gestione di giocatori come Pagnucco e Pecile che hanno portato al loro allontanamento quando il gioco si faceva duro. Le 4 sconfitte nelle altrettante gare giocate contro chi è retrocesso insieme a lei dicono tutto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Queste le loro valutazioni al termine di una stagione che ha ridisegnato una “cadetteria” regionale che la prossima stagione vedrà al via solo 10 squadre della provincia di Udine, il minimo nelle 27 stagioni seguite alla riforma dei campionati varata nel 1991.
10 BRIAN (girone A, 66 punti). In testa dalla prima all’ultima giornata, rispettando gli univoci favori del pronostico dopo il mercato estivo. Cosa mai facile da gestire, soprattutto se ci pensa spesso la vulcanica dirigenza a ricordarli a ogni piè sospinto accrescendo le pressioni su tecnici e giocatori. Bravi mister Muzzin e i suoi ragazzi, perché vincere a Precenicco non è forse così difficile come a Roma, ma poco ci manca.
9,5 Ol3 (girone B, 54). Alzi la mano chi aveva previsto la risalita in Eccellenza dei portacolori di Faedis/Povoletto. Giù il cappello davanti al presidente Bertossi e al diesse Battistig per come hanno costruito al squadra rimotivando giocatori dati ormai per bolliti, a mister Candon per il modo in cui l’ha guidata tacitando i gufi che paventavano la sua inadeguatezza, e ai giocatori che hanno espresso tutti il massimo di loro stessi.
8,5 CAMINO (girone A, 45). La matricola giallorossa è andata ben oltre le aspettative sotto la sapiente guida di mister Temporini. Saldi il presidente Pellegrini e il ds Visano a sostenerlo nei momenti difficili che lo avevano portato a rassegare le dimissioni, e un plauso al gruppo per essersi ricompattato nel modo giusto dopo “l’affaire Ottogalli” creando i presupposti per un girone di ritorno da favola.
8,5 GONARS (girone B, 43). Ultimo a fino andata, nel ritorno ha ottenuto gli stessi punti della capolista Ronchi. Autentico miracolo di mister Paviz e della dirigenza che lo ha affiancato, mettendogli a disposizione risorse adeguate per invertire la tendenza.
8 VALNATISONE (girone B, 50). Resta l’amarezza per una finale play-off sfumata al 90’ contro l’Ol3, ma il terzo posto raggiunto dalla truppa guidata da Roberto Peressoni è pur sempre il miglior piazzamento dei valligiani dalla riforma del 1991. Hanno pesato la stagione-no del bomber Sturm e i tanti infortuni nei momenti chiave.
7,5 AURORA (girone B, 42). È arrivata la tranquilla salvezza che la società voleva. Il nuovo mister Busato ha gestito al meglio le risorse messegli a disposizione dalla dirigenza tenendo d’occhio le esigenze di bilancio. Modello da imitare.
6 RIVIGNANO (girone A, 23). Era predestinato alla retrocessione diretta, ed essere rimasto in corsa per la salvezza fino a 180 minuti dalla fine ingigantisce i meriti di mister Corosu. Non va dimenticata l’inadeguatezza della rosa messagli a disposizione da patron Paroni, la pochezza della juniores alle sue spalle, e i tanti infortuni. Di più non si poteva fare.
5,5 TARCENTINA (girone B, 37). La valutazione è figlia della media del 10 meritato con il primo posto occupato al 16° turno e l’1 da assegnarle per il catastrofico ritorno che l’ha portata sull’orlo dei play-out. La sufficienza, nonostante la salvezza, non arriva perché il suo allenatore Bearzi non avrebbe dovuto sapere dalla stampa che stava per essere esonerato.
5 PRO CERVIGNANO (girone B, 46). Partita con l’obiettivo di salire di categoria, mai vi si è avvicinata realmente anche a causa dei tanti infortuni. Troppo dipendente dai gol di Panozzo, la società ha allontanato mister Pozzar a 5 turni dalla fine senza ottenere quanto voleva.
4,5 RIVE D’ARCANO (girone A, 31). La dirigenza si diceva certa della salvezza diretta, non così i tecnici Peressotti prima e Negyedi poi. Il play-out con il San Quirino ha messo a nudo limiti di una squadra composta da troppi uomini che la categoria non l’affrontavano da anni.
4,5 FLAIBANO (girone A, 48). Tutto bene fino a gennaio, poi i nodi sono venuti al pettine. Non appena ha preso a girare male sono raffiorati i problemi societari che avevano portato alla frattura mai saldata della scorsa estate, con continue ripicche tra i clan della prima squadra e della juniores di cui entrambe hanno finito per fare le spese.
4 PRO FAGAGNA (girone A, 30). È scesa in Prima categoria per la prima volta dal 1991, al termine di una stagione nella quale gli equivoci si sono susseguiti con continuità. A partire dall’avvicendamento dei mister tra Zampieri e Foschiani, per proseguire con la gestione di giocatori come Pagnucco e Pecile che hanno portato al loro allontanamento quando il gioco si faceva duro. Le 4 sconfitte nelle altrettante gare giocate contro chi è retrocesso insieme a lei dicono tutto.
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