Wague può riscattarsi a distanza di un anno
Impiegato da terzino, si fece infilare in occasione dei due gol del Chievo Delneri potrebbe portare in panchina almeno uno tra Samir e Perica
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UDINE. C’è sempre una nuova occasione, specie nel calcio, e Molla Wague farà bene a non farsela scappare domani sera, quando il destino, prima ancora delle scelte forzate di un Delneri messo alle strette in difesa dal ko di Widmer e ancora in attesa del terzino di ruolo, gli offrirà una bella rivincita da prendersi col passato.
Antefatto. Inevitabile, infatti, che il difensore maliano ripensi a quanto accadde undici mesi fa, quando finì frullato e al centro delle critiche per essersi fatto sfuggire sulla sua fascia di competenza prima Hetemaj e poi Gobbi, propiziatori delle due reti segnate da Castro e Cacciatore, con le quali il Chievo rovesciò nel finale la sfida del Friuli, infliggendo il ko (1-2) ai bianconeri, alla quarta giornata. Corsi e ricorsi della storia vogliono, infatti, riproporre la stessa situazione di partenza all’Udinese e allo stesso Wague, che guarda caso domani sera giocherà ancora nel ruolo di terzino destro nella difesa a quattro, e ancora una volta per l’assenza concomitante di Widmer, che la scorsa stagione si ruppe una clavicola proprio a pochi giorni dalla sfida con i veronesi. Insomma, l’occasione per riprendersi una bella rivincita col destino ci sarà eccome, anche se qualcuno si ricorderà bene che la seconda rete scaturì da un’azione di contropiede nata dal corner a favore dell’Udinese, sul quale lo stesso Wague salì in attacco.
Equilibrio. Col senno di poi Iachini avrebbe anche potuto bloccarlo in copertura, senza rischiare inutilmente sulla ripartenza, ma di certo in quella domenica l’equilibrio non fece capolino nei pensieri dell’ex allenatore bianconero, che ne diede prova sostituendo Kone con l’infortunato Hallfredsson a 25’ dalla fine, lasciando in balia di Kums e Badu una mediana presa d’infilata dal Chievo, col greco incapace di coprire e Armero di chiudere. Tutti errori che Delneri neanche s’immagina, se è vero che ieri ha professato equilibrio e compattezza di squadra, raccomandandosi sulle giuste distanze da tenere.
Scelte. A proposito, la seduta tattica aperta al pubblico ha confermato le scelte annunciate, con Scuffet tra i pali, Angella, Nuytinck e Pezzella in difesa, con Hallfredsson davanti alla difesa, Fofana e Jankto mezzali pronte agli inserimenti sui palloni lavorati da De Paul e Thereau esterni alti, con Lasagna centrale.
Rientri. Nel secondo gruppo si sono poi visti Samir e Perica partecipare attivamente alla tattica con la palla. La sensazione è che Delneri se ne porterà in panchina almeno uno, se non tutti e due, con Samir favorito.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Antefatto. Inevitabile, infatti, che il difensore maliano ripensi a quanto accadde undici mesi fa, quando finì frullato e al centro delle critiche per essersi fatto sfuggire sulla sua fascia di competenza prima Hetemaj e poi Gobbi, propiziatori delle due reti segnate da Castro e Cacciatore, con le quali il Chievo rovesciò nel finale la sfida del Friuli, infliggendo il ko (1-2) ai bianconeri, alla quarta giornata. Corsi e ricorsi della storia vogliono, infatti, riproporre la stessa situazione di partenza all’Udinese e allo stesso Wague, che guarda caso domani sera giocherà ancora nel ruolo di terzino destro nella difesa a quattro, e ancora una volta per l’assenza concomitante di Widmer, che la scorsa stagione si ruppe una clavicola proprio a pochi giorni dalla sfida con i veronesi. Insomma, l’occasione per riprendersi una bella rivincita col destino ci sarà eccome, anche se qualcuno si ricorderà bene che la seconda rete scaturì da un’azione di contropiede nata dal corner a favore dell’Udinese, sul quale lo stesso Wague salì in attacco.
Equilibrio. Col senno di poi Iachini avrebbe anche potuto bloccarlo in copertura, senza rischiare inutilmente sulla ripartenza, ma di certo in quella domenica l’equilibrio non fece capolino nei pensieri dell’ex allenatore bianconero, che ne diede prova sostituendo Kone con l’infortunato Hallfredsson a 25’ dalla fine, lasciando in balia di Kums e Badu una mediana presa d’infilata dal Chievo, col greco incapace di coprire e Armero di chiudere. Tutti errori che Delneri neanche s’immagina, se è vero che ieri ha professato equilibrio e compattezza di squadra, raccomandandosi sulle giuste distanze da tenere.
Scelte. A proposito, la seduta tattica aperta al pubblico ha confermato le scelte annunciate, con Scuffet tra i pali, Angella, Nuytinck e Pezzella in difesa, con Hallfredsson davanti alla difesa, Fofana e Jankto mezzali pronte agli inserimenti sui palloni lavorati da De Paul e Thereau esterni alti, con Lasagna centrale.
Rientri. Nel secondo gruppo si sono poi visti Samir e Perica partecipare attivamente alla tattica con la palla. La sensazione è che Delneri se ne porterà in panchina almeno uno, se non tutti e due, con Samir favorito.
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