Udinese, Scuffet a San Siro contro Donnarumma: una sfida speciale
Domenica 17 settembre il portiere bianconero sarà nello stadio in cui giocò la sua gara migliore
UDINE. Simone Scuffet torna sul luogo del “delitto”. L’aveva già fatto la passata stagione all’ultima giornata contro l’Inter, ma la sfida con il Milan avrà tutto un altro sapore.
Perchè in palio ci saranno tre punti molto più pesanti di quelli del maggio scorso e perchè dalla parte opposta ritroverà Gigio Donnarumma, suo compagno di viaggio nell’ultimo Europeo Under 21 e anche compagno d’azzurro con la Nazionale A nelle due sfide di giugno con Uruguay (amichevole) e Lichtenstein.
Vetrina. Simone fece parlare di sè già a febbraio del 2014 quando ancora minorenne si vide consegnare una maglia da titolare da Guidolin in quel di Bologna. L’Udinese vinse 2-0 e concesse il bis il turno successivo con il Chievo (3-0).
Furono le gare decisive per la conquista della salvezza e Simone mantenne la porta inviolata. Un conto, però, con tutto il rispetto, è parare al Dall’Ara, un altro a San Siro. La gara con l’Inter del 27 marzo fu una vera e propria vetrina e il giorno dopo le sue parate conquistarono le copertine di tutti i giornali nazionali.
Per adesso è la gara migliore della sua carriera. Tre le parate da incorniciare. La prima su un violento destro dal limite di Hernanes, la seconda su una girata ravvicinata di Cambiasso e la terza in coabitazione con Domizzi sempre sull’argentino. A fine gara Simone cercò di sminuire il tutto, ma considerato anche che la gara si giocò di giovedì (posticipo di un turno infrasettimanale) tutta Italia lo vide all’opera.
Montagne russe. Al termine di quella stagione arrivò la proposta dell’Atletico Madrid. Quello che è successo lo sappiamo un po’ tutti: il rifiuto di Simone, il trasferimento in prestito al Como e una stagione difficile da gestire con una squadra condannata alla retrocessione a metà stagione. Poi il ritorno a Udine e una stagione all’ombra di Karnezis che non sappiamo quanto gli abbia fatto bene.
Un anno senza giocare non è semplice da gestire, specialmente per un portiere giovane. L’inizio con Delneri non è stato brillantissimo, ma come ha spiegato la scorsa settimana Pasquale Marino «con i giovani bisogna avere pazienza, crescono anche attraverso gli errori».
Quarant’anni anni in due. Domenica a San Siro si affronteranno due portieri che messi assieme non fanno nemmeno 40 anni (l’età a cui un certo Zoff divenne campione del mondo).
Donnarumma sarà il titolare della Nazionale dei prossimi lustri, Scuffet, pur compiendo un passo alla volta, deve pensare che la maglia azzurra può continuare a essere la sua casa come lo è stata per tanti anni nel settore giovanile dall’Under 16 all’Under 21.
L’occasione concessagli dall’Udinese è importante, se non siamo a un bivio della sua carriera poco ci manca. L’importante è che Simone non si faccia tradire dalla tensione. Il Friuli è casa sua e saprà, nei limiti del possibile, proteggerlo.
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