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Gsa, che peccato: a Bologna il cuore non basta

Basket serie A2, Udine non molla fino alla fine anche dopo essere stata avanti di 11 punti

3 minuti di lettura

BOLOGNA. Udine contro la Fortitudo gioca con cuore, vola nel terzo quarto persino avanti di 11 in una bolgia. Non molla fino al 40’. Ma, con una partita così gagliarda (finisce 76-67), molto la Gsa aveva già perso in mattinata quando sul bus per Bologna non era salito Veideman, vinto dall’influenza.

L’Apu cerca di giocarsela con le armi che sa: difesa forte e attacco affidato a Dykes che fa subito capire che il contesto lo esalta e non gli fa paura. Nobile, caricato a pallettoni alla vigilia da Micalich («fai vedere chi sei, non c’è Rain, devi giocare una gran partita», aggiungiamo noi, occhio il mercato è aperto) alla fine sarà quasi perfetto (22 punti, 30 di valutazione) con un’incredibile personalità.

E quando, dopo una tripla del redivivo Fultz, una schiacciata di Pellegrino, una tripla di Benevelli e un suo canestro portano avanti Udine (10-13) si capisce che «i friulani pezzi di m…» per la Fossa della Effe sono venuti a giocarsela “da friulani”.

La difesa è quella con la “D” maiuscola. Boniciolli trema. Strana la vita di coach Matteo: richiamato al capezzale della Fortitudo in B, è sempre più insultato sui social. Roba da BasketCity. Insomma, l’Apu senza occhi di ghiaccio il primo quarto lo gioca alla pari.

Il problema è che mentre Udine è senza play titolare, Bologna il suo (Fultz, messo fuori rosa perché ha “cantato” le magagne dello spogliatoio biancoblu) l’ha ritrovato. Fine primo quarto: Udine avanti 18-19.

È saldamente in partita la truppa di Lardo. Merito del blasone dell’avversario e del palazzo. Lo guardava il palazzo Dykes nel riscaldamento, con gli occhi giusti, quelli della sfida impossibile. Dykes si prende la squadra in mano, è galvanizzato.

Lotta, segna i suoi soliti tiri in sospensione letali. E prof Mortellaro? Da antologia una sua difesa su Pini in avvio di secondo quarto. Le percentuali purtroppo non aiutano gli ospiti. Mentre “gola profonda” Fultz evidentemente deve farsi perdonare qualcosa perché infila la terza tripla.

Differenza tra la Gsa di un anno fa a Bologna e questa: quella vinse sulla scia di Okoye e Ray stratosferici, questa è squadra tosta, anche senza il giocatore più decisivo. Quando però su Mortellaro gli arbitri non fischiano un clamoroso fallo l’Apu capisce che la salita sarà durissima.

Qui Mantova domenica ha perso perché nell’ultimo quarto la Fortitudo ha abbassato la tagliola, davanti agli arbitri. Chiedetelo ai dirigenti di Mantova. Questione di “bacino d’utenza”, di piazza.

Tripla di Legion, vien giù il palazzo, la teenager sotto di noi (quella col dito medio perennemente alzato verso lo spicchio bianconero) pensa che sia il canestro della vittoria in Eurolega. Crisi d’astinenza per una squadra (un’altra squadra) l’Eurolega col “Poz” la sfiorò nel 2004. Legion segna ancora, l’attacco di Udine ora fa fatica.

E allora Raspino prima ruba una palla, poi la mette da 8 metri. Carattere. Tira giù quel dito smorfiosetta. Pensierino all’intervallo: attenti cugini di Trieste quando presumibilmente verrete a giocarvi la A1 in giugno anche qui. Le regole sono un po’ border-line.

Si riparte: Nobile fa due cosette da uno con le palle. Benevelli buca la retina da tre: «Udine, Udine» cantano dallo spicchio. “Vito” è un leone, Boniciolli chiama time-out. Il carattere di Udine è a tratti esaltante. Nobile da tre, Benevelli (un vincente, come papà Amos) idem: 35-44. Più nove.

No undici, Dykes segna sotto la Fossa. Non loro han preso di mira lui, lui ha preso di mira loro, facendo canestro. Altro time-out di Boniciolli.

È lunghissima, e Rosselli si desta. Il palazzo è una polveriera. Nobile fa tre falli, Benevelli è una macchina. Altra tripla (41-51), replica Italiano. La Effe, spinta da uno splendido pubblico, ricuce (46-51). Lardo deve parlarci sù. Ora è dura giocarsela così senza Rain.

Legion sale in cattedra (58-61) Rosselli fa esplodere tutto con una rubata e una bimane. Decibel fuori da ogni regola. Gsa avanti di 1. La brutta notizia è che ha giocato un quarto sontuoso. E Legion si era solo scaldato, altra tripla (21 alla fine), Italiano ancora da tre.

È l’inizio della fine che becca un parziale terrificante di 20-2 cui si aggiunge un tecnico a Lardo? Macchè. Nobile (17 punti alla fine) gioca da leader, piazza due triple, gli altri lo imitano (66-62) a 3’30” dalla fine. Poi Benevelli sbaglia da tre, Dykes (solo due punti dopo l’intervallo) deraglia in attacco e esce per cinque falli insultatissimo.

Ora sì che Udine non ha più la forza per replicare. Peccato, senza Veideman la Gsa per 30’ ha giocato alla grande, con un terzo quarto da leoni. Ora? Semplicemente andare avanti così. Arriverà un play dal mercato, pure forte, dalla A1. Anche se al Nobile di questa partita come fai a rinunciare?

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