I quadri sacri rivivono al Nuovo con “Labirinto”
Venerdì e sabato sera, alle 20.45 (con un’ulteriore replica riservata alle scuole sabato alle 10.30), andrà in scena al Teatro Nuovo Giovanni da Udine il suggestivo “Labirinto”
Questa sera e domani sera, alle 20.45 (con un’ulteriore replica riservata alle scuole domani alle 10.30), andrà in scena al Teatro Nuovo Giovanni da Udine il suggestivo “Labirinto”, una produzione: Teatri 35 con Gaetano Coccia, Francesco O. De Santis e Antonella Parrella. Nello spettacolo “Labirinto”, vincitore de “I Teatri del sacro 2013”, vengono realizzate dal vivo delle opere di pittori celebri raffiguranti icone sacre proponendo così un vero e proprio “Cammino”.
Adoperando una traccia musicale come partitura, il corpo degli attori è strumento e con una metodologia rigorosa il lavoro si costruisce “montando” le tele sulla musica, mirando ad una sempre crescente sincronia tra gesto e musica e all’aderenza iconografica. Le tele tridimensionali, costruite sotto gli occhi degli spettatori, si immobilizzano completamente, restituendo l’emozione del dipinto, per poi smontarsi e comporsi nel quadro successivo.
Il gesto e la parola prendono corpo all’interno di un tessuto musicale che accompagna l’intero spettacolo. In un crescendo emotivo il lavoro “Labirinto” vuole portare lo spettatore a partecipare a quel cammino interiore suggerito dalle opere pittoriche scelte e sottolineato dalla musica e dalla forza espressiva del volto e dei corpi degli attori.
Vivaldi e Bach, ma anche Battiato e Anghelopulos accompagnano la realizzazione della “Crocefissione” del Masaccio o della “Resurrezione” di Piero della Francesca, della “Incredulità di San Tommaso” di Caravaggio o del “Noli me tangere” di Ivanov, in quindici stupefacenti tableaux vivants.
Si ricorda inoltre che domani, con inizio alle 17.30, è in programma un nuovo appuntamento di “Casa Teatro” - azioni di cultura teatrale, della serie “Labirinti” a cura di Mario Turello, intitolato “Sacre rappresentazioni: testi, iconografia, storia, attualità” una conversazione dedicata alla tradizione delle Sacre Rappresentazioni pasquali in cui interverranno: Alessio Geretti, delegato episcopale per la Cultura dell’Arcidiocesi di Udine, Gianpaolo Gri, antropologo e studioso di storia e cultura friulana (Università di Udine), Morena Baldacci, teologa, docente di liturgia (Università pontificia Salesiana - Torino), Giuseppe Bevilacqua, direttore artistico Prosa del Teatro Nuovo Giovanni da Udine che introduce così questo incontro: «Ci sono dei giovani che si accostano all’arte teatrale ripensando l’arte sacra come viaggio di conoscenza di sé: tra spiritualità e arte c’è un profondo legame, al di là delle convinzioni confessionali: c’è una ricerca di ciò che chiamiamo “bello”, “vero” c’è il desiderio naturale dell’uomo di essere più umano, di rivelare sia pur incompiutamente, a sé il proprio mistero.
Il teatro è un’arte di per sé umile: fatta di persone che danno vita porzioni di umanità: qual’è il suo rapporto con il rito, la meravigliosa liturgia cristiana? In questo incontro non vogliamo risponderci accademicamente, vorremmo solo scambiare con altri l’esperienza e provocare una riflessione che, ci auguriamo, accenda il desiderio di una nuova misura umana con il “bello” e il “vero”».
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