Il “segno” di Zigaina in mostra a Udine
A cura di Bergamini e Di Martino la selezione delle opere del maestro dell’incisione
Giulia van den Winkel, Liceo europeo UccellisUDINE. A un anno dalla scomparsa di Giuseppe Zigaina, artista di prestigio all’interno del panorama regionale, la Triennale europea dell’incisione decide di rendergli omaggio, esponendo nella ex Chiesa di San Francesco una significativa selezione delle sue opere, tra cui se ne annoverano alcune che finora erano rimaste sconosciute.
Il direttore del Museo diocesano e delle Gallerie del Tiepolo Giuseppe Bergamini e il critico d’arte Enzo Di Martino si sono curati del catalogo della mostra, che rimane aperta aperta al pubblico fino al 20 novembre con un orario che va dalle 16 alle 20 dal martedì al venerdì e dalle 10 alle 19 nel fine settimana.
Il successo riscosso fino a questo punto da “Il segno e il disegno” è senz’altro da ricollegarsi al diffuso apprezzamento verso il suo caratteristico tratto grafico, con cui ha saputo rivoluzionare il mondo dell’arte incisoria. Era stato lo stesso Zigaina trentacinque anni fa a fondare a Grado la Triennale e a renderla, poi, tanto internazionale da potersi considerare oggi “una delle realtá più vive e produttive della cultura regionale”, come sostiene Bergamini.
Un vero e proprio esponente della cultura italiana ed europea del secondo dopoguerra, ma anche e soprattutto un amante dell’arte che si è impegnato in prima persone nella sua diffusione, attraverso l’allestimento di mostre di grande rilievo che hanno coinvolto e posto sullo stesso piano opere grafiche di affermati maestri contemporanei come Carrá, di giovani artisti ancora in via di formazione e dei pilastri storici dell’arte incisoria, tra cui Rembrandt, Picasso e Mirò.
La dedizione e la forte volontá di valorizzare il patrimonio tradizionale italiano lo portano, in maniera del tutto naturale, ad abbracciare anche campi attigui: in tal senso, significativo è stato il forte rapporto d’amicizia che lo legava a Pier Paolo Pasolini, cui seguiranno le numerose collaborazioni, oltre che le pubblicazioni di Zigaina sull’eclettico autore di Ragazzi di vita.
L’apprezzamento verso un arte che valica i suoi confini tradizionali e si apre alla sperimentazione di tecniche e di soggetti nuovi si rende evidente nell’attuale rassegna.
Quadri, disegni e incisioni si affiancano, esprimendo il suo singolare modo di elaborare ed interiorizzare grandi eventi storici cosiccome episodi della sua vita privata. Il prodotto di questa contaminazione viene proposto all’osservatore nella forma di un intreccio espressivo ed emotivo, al quale è proprio il segno a conferire un’aurea di razionalitá e fantasia.
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