Concerto dei Franz Ferdinand a Lignano
Saranno nella cittadina balneare il 2 settembre, per il secondo di due imperdibili appuntamenti nel nostro Paese
LIGNANO. Dal 2005 Bob Hardy, il bassista dei Franz Ferdinand, è solito fotografarsi nelle stanze degli hotel in cui soggiorna durante i tour. Gli autoscatti lo ritraggono sempre seduto o disteso sul letto dell’albergo, con il volto totalmente coperto da un libro, da un quotidiano o dal suo kindle.
Selfie non convenzionali, scattati per documentare i luoghi in cui è stato e i libri che ha letto durante le tournee.
Al momento le foto sono circa 350. Probabilmente ne scatterà una anche a Lignano, prima o dopo il concerto all’Arena Alpe Adria.
Dopo aver fatto tappa a Empoli, i Franz Ferdinand saranno nella cittadina balneare il 2 settembre, per il secondo di due imperdibili appuntamenti nel nostro Paese.
I biglietti sono ancora in vendita sia on line che nei punti vendita autorizzati.
Sarà un concerto rock alternativo con propensione danzereccia, in cui non mancheranno le sfumature new wave, e neppure delle anteprime del nuovo album.
Ce lo ha anticipato lo stesso Bob Hardy, con cui abbiamo avuto il piacere di conversare qualche pomeriggio fa, in un momento di pausa tra un concerto e l’altro.
«Ci stiamo divertendo moltissimo in questo tour. Abbiamo iniziato nel Nord America la scorsa primavera e da allora stiamo viaggiando a pieno ritmo, concerto dopo concerto. È un’esperienza fantastica».
Data dopo data arriveranno anche in Italia, per un concerto che mescolerà i brani dei precedenti album con quelli del nuovo.
«Vi aspetta uno show veramente incredibile. Nella scaletta abbiamo tanti pezzi dei nostri vecchi album, ma anche delle novità. Abbiamo già registrato un nuovo disco: i brani sono pronti, ma non so ancora quando verranno pubblicati. Certamente ci aspetta ancora un periodo abbastanza intenso, con tanti concerti e impegni fino alla fine del 2017».
Dopo l’abbandono del chitarrista Nick McCarthy, la band di Glasgow sarà in tour con una nuova line up.
Accanto a Alex Kapranos, Bob Hardy e Paul Thomson, ci saranno Dino Bardot (basso) e Julian Corrie (chitarra e tastiere).
«I nuovi arrivi si sono integrati; siamo uniti e funziona davvero tutto molto bene. Siamo pronti per i concerti in Italia e non vediamo l’ora. L’Italia è il miglior paese del mondo: c’è sempre il sole e il pubblico è davvero fantastico».
Bob Hardy è colto e molto gentile. Parla con piacere della sua passione per l’arte e per la pittura.
«Ho un forte legame con l’arte. Mi sono laureato in pittura alla Glasgow School of Art, ma non faccio il pittore di professione. Dipingo paesaggi, tutto qui».
Dipinge paesaggi e ama scattare foto non convenzionali, che vanno decisamente in direzione contraria rispetto al clichè della rock star glamour.
«Finora ho scattato circa 350 fotografie e a questo punto non posso più fermarmi. Continuerò per tutta la vita. La vita in tour è così veloce che neppure ti ricordi i posti dove hai alloggiato. Ho sempre fatto tante foto, ma mai con l’intenzione di mostrarle. Le scattavo per documentare il momento e quello che stavo facendo.
Non amo mostrarmi in foto e così ho deciso di coprire il volto con dei libri o delle riviste. Trovo così ridicolo il cliché della rock star. Queste foto documentano esattamente il contrario».
Nel 2014 ha realizzato una mostra fotografica a Glasgow, in cui ha raccolto le foto più significative scattate nei 9 anni precedenti.
Bob Hardy ha molti interessi oltre la musica. Nega però quello per la grammatica, che gli viene attribuito su wikipedia.
« Avrei una passione per il linguaggio? È una cosa proprio strana. A questa domanda veramente non so rispondere».
Ascolta molta musica ed è affascinato dall’inde rock americano.
È originario di Glagow e sta scrivendo, insieme ai Franz Ferdinand ad altri gruppi come i Mogwai o i Belle and Sebastian, una pagina importante della scena musicale scozzese.
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