Tempi più lunghi del previsto per riaprire la strada in Carnia
Tempi più lunghi del previsto per ripristinare definitivamente la viabilità in Carnia dopo la frana che quindici giorni fa ha interrotto la strada 355 tra Ovaro e Comeglians. Lo smottamento si è infatti rivelato molto più esteso di quanto potesse sembrare in un primo momento.
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OVARO. La frana piombata quindici giorni fa sulla 355 tra Ovaro e Comeglians è più estesa del previsto. È questo l’esito delle verifriche dei tecnici della Protezione civile. Il by-pass provvisorio per riaprire la strada quindi dovrebbe essere pronto per il 5 febbraio, ma per la messa in sicurezza complessiva del versante servirà più tempo, almeno sei mesi.
Quanto? Ieri pomeriggio in municipio a Ovaro, nel corso di un vertice tra Protezione civile, Fvg Strade e il sindaco Romeo Rovis, si è parlato di mesi. Più dei due ipotizzati dieci giorni fa dall’assessore regionale alla Protezione civile, Luca Ciriani e dai sindaci della val Degano. Il motivo è presto detto: il versante che ha “sputato” due settimane fa massi pesanti oltre 25 tonnellate, distruggendo quattro auto in sosta, uno stavolo e soprattutto invadendo la carreggiata della regionale, senza per fortuna incontrare ostacoli, è un colabrodo. I tecnici se ne sono accorti sia dalle verifiche fatte dall’elicottero, sia soprattutto dal lavoro sul campo.
E a preoccupare non è soltanto quello spuntone di roccia che minaccia la strada a 150 metri di altezza, e che la Protezione civile già ha programmato di rendere innocuo grazie all’utilizzo dell’esplosivo. Sono altri infatti i punti critici della montagna. Duecento metri più a nord, verso Comeglians, i tecnici hanno individuato altri punti critici. Insomma, per la completa messa in sicurezza del versante serviranno mesi, minimo sei-sette se dalla regione arriverà rapido il finanziamento delle opere.
Ieri, a proposito, il presidente della Regione, Renzo Tondo accompagnato dal consigliere regionale Luigi Cacitti ha voluto visitare l’area della frana di Baùs garantendo al sindaco Rovis il massimo impegno, anche finanziario, da parte della giunta. Serviranno, dunque, più risorse rispetto agli 800 mila euro subito stanziati dalla Regione. Intanto, costruito un terrapieno di protezione alto 5 metri, si stanno completanmdo le opere di provvisoria messa in sicurezza del by-pass che sarà realizzato sulla 355 e dovrebbe essere aperto come previsto entro il 6 febbraio.
Le brutte notizie arrivate dalla montagna, però, imporranno ai tecnici di “allungare” il by-pass di un centinaio di metri rispetto ai 150 già previsti. Oggi è atteso il via libera dal proprietario del terreno. Una lingua d’asfalto che, viste le complicazioni emerse, consentirà, il prossimo 21 maggio, il regolare transito della tappa del Giro d’Italia, quella del Crostis e dello Zoncolan. Mal che vada però per i ciclisti c’è pur sempre la deviazionne sulla destra del Degano. Per i ciclisti sì, ma per auto e camion che ogni giorno passano sulla 355, la strada serve. Bisogna fare presto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Quanto? Ieri pomeriggio in municipio a Ovaro, nel corso di un vertice tra Protezione civile, Fvg Strade e il sindaco Romeo Rovis, si è parlato di mesi. Più dei due ipotizzati dieci giorni fa dall’assessore regionale alla Protezione civile, Luca Ciriani e dai sindaci della val Degano. Il motivo è presto detto: il versante che ha “sputato” due settimane fa massi pesanti oltre 25 tonnellate, distruggendo quattro auto in sosta, uno stavolo e soprattutto invadendo la carreggiata della regionale, senza per fortuna incontrare ostacoli, è un colabrodo. I tecnici se ne sono accorti sia dalle verifiche fatte dall’elicottero, sia soprattutto dal lavoro sul campo.
E a preoccupare non è soltanto quello spuntone di roccia che minaccia la strada a 150 metri di altezza, e che la Protezione civile già ha programmato di rendere innocuo grazie all’utilizzo dell’esplosivo. Sono altri infatti i punti critici della montagna. Duecento metri più a nord, verso Comeglians, i tecnici hanno individuato altri punti critici. Insomma, per la completa messa in sicurezza del versante serviranno mesi, minimo sei-sette se dalla regione arriverà rapido il finanziamento delle opere.
Ieri, a proposito, il presidente della Regione, Renzo Tondo accompagnato dal consigliere regionale Luigi Cacitti ha voluto visitare l’area della frana di Baùs garantendo al sindaco Rovis il massimo impegno, anche finanziario, da parte della giunta. Serviranno, dunque, più risorse rispetto agli 800 mila euro subito stanziati dalla Regione. Intanto, costruito un terrapieno di protezione alto 5 metri, si stanno completanmdo le opere di provvisoria messa in sicurezza del by-pass che sarà realizzato sulla 355 e dovrebbe essere aperto come previsto entro il 6 febbraio.
Le brutte notizie arrivate dalla montagna, però, imporranno ai tecnici di “allungare” il by-pass di un centinaio di metri rispetto ai 150 già previsti. Oggi è atteso il via libera dal proprietario del terreno. Una lingua d’asfalto che, viste le complicazioni emerse, consentirà, il prossimo 21 maggio, il regolare transito della tappa del Giro d’Italia, quella del Crostis e dello Zoncolan. Mal che vada però per i ciclisti c’è pur sempre la deviazionne sulla destra del Degano. Per i ciclisti sì, ma per auto e camion che ogni giorno passano sulla 355, la strada serve. Bisogna fare presto.
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