Honsell: il museo nell’ex Frigo, anche per scelta economica
«Dopo la lettera della Soprintendenza e il “richiamo” dei revisori dei conti sull’accensione dei mutui, l’ex Frigorifero è la soluzione più economica per ospitare il Museo friulano di storia naturale e della scienza». Così il sindaco di Udine, Furio Honsell, dopo l’allarme lanciato sui possibili crolli
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UDINE. «Dopo la lettera della Soprintendenza e il “richiamo” dei revisori dei conti sull’accensione dei mutui, l’ex Frigorifero è la soluzione più economica per ospitare il Museo friulano di storia naturale e della scienza». Così il sindaco, Furio Honsell, all’indomani dell’allarme lanciato dalle Belle arti sui possibili crolli nell’edificio di via Sabbadini finito quest’ultimo, assieme all’ex caserma dei vigili del fuoco, al centro dello scontro politico per la localizzazione del nuovo Museo di storia naturale.
Se fino all’altro giorno la scelta più probabile sembrava essere quella dell’ex caserma, ora la prospettiva cambia. A dirlo è proprio il sindaco: «Pur rispettando le opinioni di tutti, pensare di portare il Museo friulano di storia naturale e della scienza nell’ex Frigorifero è la soluzione più semplice ed economica».
Ecco il motivo: «Questa soluzione – continua Honsell – ci permette di realizzare l’intervento di consolidamento sollecitato dalla Soprintendenza e di non spostare la protezione civile da piazzale Cadorna. Operazione questa che da sola costerebbe circa un milione di euro». Non a caso nel bilancio 2011 sono stati stanziati 700 mila euro per il restauro della palazzina comando dell’ex caserma Osoppo dove potrebbe trasferirsi la Protezione civile se sarà “sfrattata” da piazzale Cadorna.
«In un contesto così i conti devono essere fatti con molta attenzione» insiste il sindaco nel ricordare che nell’ex Frigorifero va fatta anche la bonifica dell’amianto presente su alcune coperture. Per realizzare il nuovo Museo, insomma, «il Comune deve poter contare su un’attribuzione di finanziamenti che ci aiuti a coprire i costi». Il sindaco teme infatti che, in sede di variazione di bilancio, la Regione non possa autorizzare nuovi mutui. «Immagino non riesca ad assegnare la cifra per questo chiedo garanzie, in caso contrario tra un anno ci troveremo con la stessa problematica» puntualizza Honsell prima di aggiungere: «Non voglio forzare la scelta, ma bisogna essere realisti anche perché in termini di superfici e volumetrie, quelle dell’ex Frigo e dell’ex granaio sono soddisfacenti per il Museo friulano di storia naturale e della scienza.
Dello stesso avviso il presidente del Wwf e componente del Comitato “Amici del Museo friulano di storia naturale”, Roberto Pizzutti, dopo aver appreso dagli architetti dell’università i dettagli sui progetti elaborati dagli studenti del corso di laurea in Architettura che, tra i due siti, optano per l’ex Frigorifero. «Sono convinto che questa possa essere la soluzione adeguata, quella che consente di utilizzare l’edificio di proprietà e di realizzare il museo a moduli come avevamo chiesto» precisa Pizzutti nel ricordare che qui si può usufruire dell’auditorium della Regione e dell’ex macello.
«Nessuno deve offendersi se si sceglie l’ex Frigoriero piuttosto dell’ex caserma di piazzale Cadorna» conclude sempre Pizzutti nel confermare, però, che anche nel Comitato i pareri sono divisi a metà. Divisa si presenta anche l’opposizione di palazzo D’Aronco perché se il Pdl e Gianni Ortis sono fermi sull’ex caserma, l’Udc non ha ancora preso posizione. Il partito di Casini fa sapere il presidente provinciale, Fabrizio Anzolini, «resta aperto a ogni decisione pur guardando con attenzione all’ipotesi dell’ex Frigorifero».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Se fino all’altro giorno la scelta più probabile sembrava essere quella dell’ex caserma, ora la prospettiva cambia. A dirlo è proprio il sindaco: «Pur rispettando le opinioni di tutti, pensare di portare il Museo friulano di storia naturale e della scienza nell’ex Frigorifero è la soluzione più semplice ed economica».
Ecco il motivo: «Questa soluzione – continua Honsell – ci permette di realizzare l’intervento di consolidamento sollecitato dalla Soprintendenza e di non spostare la protezione civile da piazzale Cadorna. Operazione questa che da sola costerebbe circa un milione di euro». Non a caso nel bilancio 2011 sono stati stanziati 700 mila euro per il restauro della palazzina comando dell’ex caserma Osoppo dove potrebbe trasferirsi la Protezione civile se sarà “sfrattata” da piazzale Cadorna.
«In un contesto così i conti devono essere fatti con molta attenzione» insiste il sindaco nel ricordare che nell’ex Frigorifero va fatta anche la bonifica dell’amianto presente su alcune coperture. Per realizzare il nuovo Museo, insomma, «il Comune deve poter contare su un’attribuzione di finanziamenti che ci aiuti a coprire i costi». Il sindaco teme infatti che, in sede di variazione di bilancio, la Regione non possa autorizzare nuovi mutui. «Immagino non riesca ad assegnare la cifra per questo chiedo garanzie, in caso contrario tra un anno ci troveremo con la stessa problematica» puntualizza Honsell prima di aggiungere: «Non voglio forzare la scelta, ma bisogna essere realisti anche perché in termini di superfici e volumetrie, quelle dell’ex Frigo e dell’ex granaio sono soddisfacenti per il Museo friulano di storia naturale e della scienza.
Dello stesso avviso il presidente del Wwf e componente del Comitato “Amici del Museo friulano di storia naturale”, Roberto Pizzutti, dopo aver appreso dagli architetti dell’università i dettagli sui progetti elaborati dagli studenti del corso di laurea in Architettura che, tra i due siti, optano per l’ex Frigorifero. «Sono convinto che questa possa essere la soluzione adeguata, quella che consente di utilizzare l’edificio di proprietà e di realizzare il museo a moduli come avevamo chiesto» precisa Pizzutti nel ricordare che qui si può usufruire dell’auditorium della Regione e dell’ex macello.
«Nessuno deve offendersi se si sceglie l’ex Frigoriero piuttosto dell’ex caserma di piazzale Cadorna» conclude sempre Pizzutti nel confermare, però, che anche nel Comitato i pareri sono divisi a metà. Divisa si presenta anche l’opposizione di palazzo D’Aronco perché se il Pdl e Gianni Ortis sono fermi sull’ex caserma, l’Udc non ha ancora preso posizione. Il partito di Casini fa sapere il presidente provinciale, Fabrizio Anzolini, «resta aperto a ogni decisione pur guardando con attenzione all’ipotesi dell’ex Frigorifero».
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