Presto tra le case Ater una riserva per i separati
Ieri l’incontro tra il presidente Vuga e i rappresentanti delle associazioni delle famiglie divise: «Emergenza reale, va affrontata. Prima però serve un regolamento regionale»
UDINE. Il problema è reale. L’emergenza pure. Il presidente dell’Ater di Udine Attilio Vuga non ha avuto problemi ieri, nel corso dell’incontro avuto con i responsabili della varie associazioni regionali di genitori separati, a riconoscere il dramma di chi, in seguito a una crisi familiare si trova all’improvviso nella categoria dei nuovi poveri, con la necessità oltretutto di trovarsi, e entro brevissimo tempo e a prezzi possibilmente economici, un nuovo alloggio. Ed ecco allora la proposta, condivisa dallo stesso presidente Vuga di arrivare a elaborare una graduatoria per l’assegnazione dei alloggi Ater dedicata esclusivamente ai genitori separati.
«Si potrebbe elaborare un processo - ha spiegato ieri Vuga nel corso dell’incontro - grazie al quale a chi ne ha bisogno l’Ater può arrivare a designare, quasi in tempo reale, un alloggio. Il provvedimento deve essere però assolutamente temporaneo. L’azienda potrebbe offrire questo genere di soluzione per un massimo di 10 mesi, ad esempio. Sempre che la persona destinataria del provvedimento si assuma l’onere dell’arredo».
Arrivare a tutto ciò è tecnicamente fattibile, come ha sottolineato lo stesso direttore dell’Ater di Udine, Domenico Degano. Ma quello che serve è un regolamento unico regionale. Ed è per questo che il presidente dell’Ater di Udine si è impegnato ieri, di fronte ai rappresentanti delle varie associazioni, a portare l’argomento in discussione già alla prossima riunione di AssoAter che raggruppa le cinque realtà regionali. «In tal modo - ha spiegato Vuga - potrà essere presa in esame una soluzione collegiale e normativamente adeguata».
Nei giorni scorsi, Giovanni Abriola responsabile dell’associazione Gesif (Genitori separati insieme per i figli), Silvio Albanese (delegato regionale dell’Adiantum) e Loredana Colosimo (presidente del Laddes family) avevano incontrato il presidente dell’Ater di Pordenone Claudio Serafini, dopo che a settembre si era già svolto un incontro a livello regionale.
In tutte queste riunioni, è stata avviata una fattiva discussione sul profondo disagio economico e sociale che colpisce molti dei genitori separati. Disagio acuito anche dalle difficoltà logistiche, in quanto spesso uno dei genitori, in seguito alla separazione, deve lasciare la casa coniugale e pertanto deve reperire una nuova soluzione abitativa, ove ospitare i propri figli, nei tempi in cui gli sono affidati.
Ma ora si sta aprendo uno spiraglio. E i vari rappresentanti delle diverse associazioni sperano che si arrivi al più presto a una soluzione operativa.
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