Una giovane coppia regala un’altalena coi soldi delle nozze
Un gesto di solidarietà per la comunità Il sindaco Mossenta ringrazia: «Una grande sensibilità»
PRADAMANO. Anziché fare un viaggio o acquistare qualche bene per la propria casa, con i soldi ricevuti come regalo di nozze, comprano un’altalena per disabili. E la donano alla cittadinanza. Una scelta insolita su come “investire” il gruzzoletto ricevuto in dono da parenti e amici in occasione del matrimonio, ma sicuramente lodevole e davvero inedita per le comunità di Pradamano e Lovaria.
Autori del generoso gesto di altruismo sono Federico stati Osgnach e Tiziana Pagotto, neo-sposi che hanno scelto di spendere in questo modo la somma ricevuta, nei mesi scorsi, quando si sono sposati, facendo questo regalo a tutta la comunità.
E così, nei giorni scorsi, proprio per ringraziare la coppia del generoso gesto, il sindaco Enrico Mossenta, insieme con il vicesindaco Andrea Zorzini, ha voluto riservare un momento ai due benefattori, attraverso un’inaugurazione pubblica. Coinvolgendo, dunque, la comunità locale, l’altalena per bambini e ragazzi con disabilità motoria è stata inaugurata nell’area del parco giochi di Lovaria.
Una particolare struttura che potrà donare anche a chi ha difficoltà motorie più o meno gravi, un momento di svago e di allegria.
L’altalena è costituita da una carrozza oscillante su una apposita struttura in acciaio che potrà ospitare in sicurezza un bambino o anche un adulto, in carrozzina. La posa in opera, all’interno del parco giochi comunale andrà ad aggiungersi ai giochi presenti.
L’amministrazione comunale arricchisce così la rete di servizi ai cittadini promuovendone l’integrazione sociale nella comunità. Questa è la prima struttura del genere presente sul territorio comunale e si affianca alla serie di giochi già presenti in alcune aree verdi, come quella di Lovaria e quella nel capoluogo, nel parco Rubia.
«È stato un gesto di grande solidarietà umana – commenta il sindaco Enrico Mossenta – che riempie d’orgoglio non soltanto l’amministrazione, ma l’intera comunità».
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